Nel nuovo CCNL Metalmeccanica industria che Fim-Fiom-Uilm stanno negoziando in questi mesi con Federmeccanica ed Assistal dovranno esserci necessariamente più soldi sul salario e la riduzione della settimana a 35 ore. Per arrivarci, i sindacati metalmeccanici, non escludono lo sciopero.
E’ il Segretario Generale Uilm-Uil a puntellare i contorni del futuro accordo, quello che arriverà probabilmente in autunno, per il rinnovo del CCNL scaduto il 30 giugno 2024. E lo fa rilasciando un’intervista al quotidiano Corriere Romagna.
Rocco Palombella è chiaro: questi due elementi della piattaforma unitaria sono imprescindibili. Quindi non ci sarà firma sul rinnovo senza che questi due temi siano stati definiti.
“Per noi tutti gli undici punti della piattaforma elaborata con Fiom e Fim sono importanti ma gli elementi imprescindibili sono gli aumenti salariali e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione. Sono due tempi che rispondono da un lato ai bisogni dei lavoratori, che hanno visto il loro potere d’acquisto essere falcidiato dall’alta inflazione, nonostante abbiano percepito negli ultimi tre anni oltre 311 euro, per una clausola contrattuale”. Nella piattaforma per il rinnovo 2024-2027 i sindacati chiedono 280 euro di aumento al C3.
E dall’altra parte la riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore per tutti a parità di salario risponde a molteplici questioni: uno strumento per gestire i cambiamenti, come la transizione ecologica che comporterà la diminuzione dei posti di lavoro, oltre che per dare un miglior bilanciamneto ddei tempi di vita e di lavoro”.
Il leader sindacale della Uilm si dice pronto anche allo sciopero per arrivare al risultato. ”Siamo pronti a far valere le nostre posizioni e quelle dei lavoratori con ogni strumento”, dichiara nell’intervista. Decisivi nel negoziato saranno i mesi di settembre e ottobre, visto che a fine mese scade la clausola di tregua che potrebbe portare nel mese di novembre ad una dichiarazione di sciopero.
Prossimo incontro prima della pausa estiva, il 26 luglio.