Si sono svolta nella mattinata del 23 luglio le trattative per il rinnovo del contratto dei 193.000 dipendenti delle Funzioni Centrali.
Le trattative erano state previste e calendarizzate dall’ARAN ad inizio mese:
L’Agenzia Governativa ha messo sul piatto i seguenti aumenti lordi:
Gli importi sono comprensivi dell’indennità vacanza contrattuale e degli anticipi erogati a dicembre unilateralmente dal Governo.
Gli aumenti, pertanto, decrementati dagli importi anticipati, sarebbero i seguenti:
Questo il commento della CGIL:
“I numeri danno sempre il giusto valore alle opinioni. E anche oggi – si legge ancora nella nota di Fp Cgil – non si smentisce quanto da tempo stiamo sostenendo: non solo gli incrementi non reggono il confronto con la perdita di potere d’acquisto delle retribuzioni sotto l’inflazione, ma quanto fisicamente entrerà in più nelle tasche dei lavoratori rispetto ad oggi sarà al di sotto delle aspettative. Per questo, abbiamo confermato la nostra posizione relativamente alla inadeguatezza delle risorse e alla necessità di provvedimenti legislativi a sostegno di una partita contrattuale che continua a essere lontana dal concludersi…”.
La UIL, invece, pone la sua attenzione e perplessità sul Fondo Risorse Decentrate per i quali viene proposta una parziale defiscalizzazione.
La CISL, pur rilevando l’inadeguatezza degli incrementi economici, prende atto che l’aumento delle retribuzioni del 5,78% è il più elevato rispetto ai contratti precedenti.
Le trattative proseguiranno nel mese di settembre.