Chi ha fatto domanda di Assegno di Inclusione è obbligato a presentarsi ai servizi sociali o al centro per l’impiego per stipulare il patto di servizio personalizzato e fare poi partire gli accrediti mensili.
L’Assegno di Inclusione è il sussidio che da gennaio 2024 ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. Spetta alle famiglie con un ISEE entro i 9.360 euro in cui sono presenti soggetti disabili, minorenni, over 60 o in condizione di svantaggio. Tutti i membri del nucleo, dal momento in cui la domanda di AdI viene inviata all’INPS, hanno vari obblighi a cui assolvere, tra cui recarsi presso i CpI o presso i servizi sociali.
Per farlo c’è una determinata scadenza. Quando questa non viene rispettata si incappa in delle conseguenze. Vediamo.
Tutti i componenti della famiglia percettrice dell’Assegno di Inclusione hanno l’obbligo di presentarsi al primo appuntamento presso i servizi sociali. Nel corso del primo colloquio gli operatori svolgeranno un’analisi multidisciplinare dei bisogni del nucleo ed effettueranno la presa in carico.
Per presentarsi ai servizi sociali per la prima volta i componenti hanno 120 giorni di tempo dalla data di avvio della trasmissione ai comuni delle domande accolte. È utile quindi sapere quando la domanda è arrivata al proprio comune di residenza, così da non oltrepassare il termine previsto e incappare in spiacevoli conseguenze.
Successivamente, ogni 90 giorni i beneficiari diversi dai soggetti attivabili al lavoro sono tenuti a tornarci per aggiornare la propria posizione.
Trascorso il termine dei 120 giorni, infatti, l’Assegno di Inclusione viene sospeso. È sospeso anche quando il soggetto non torna ogni 90 giorni ai servizi sociali per aggiornare la propria posizione.
Ecco l’avviso che compare sul proprio Fascicolo Previdenziale a coloro che non hanno assolto a tali doveri:
Come si ha modo di leggere, “è stato superato il tempo massimo consentito per confermare/aggiornare la tua posizione. Recati al Centro per l’impiego per confermare/aggiornare la tua posizione e assicurarti la riattivazione del beneficio“.
Il messaggio, quindi, contiene anche l’indicazione su come fare per sbloccare i pagamenti dell’Assegno di Inclusione: basterà presentarsi presso il centro per l’impiego per fare in modo che la pratica venga sbloccata e le ricariche possano cominciare o riprendere.
Come fa sapere INPS nel messaggio n. 2132 del 5 giugno, inoltre, le registrazioni che perverranno entro il giorno 20 del mese saranno rielaborate in tempo utile per relative disposizioni mensili di pagamento. Ciò significa che solo se ci si recherà ai CpI entro il 20 del mese si potrà ricevere l’accredito già dal mese stesso. Al contrario, quelle che verranno inserite successivamente alla suddetta data saranno rielaborate per i pagamenti del mese successivo, comprensivi degli arretrati.