Il Decreto Mense Scolastiche allontana i Buoni Pasto per Docenti e ATA

Con il Decreto che stanzia 515 milioni di euro per la realizzazione di nuovi servizi mensa nelle scuole italiane viene, di fatto, accantonata l’ipotesi di estendere i buoni pasto per i Docenti e ATA all’interno del rinnovo del CCNL. E’ questa l’ipotesi che prende corpo in queste settimane di luglio, mese in cui il tavolo per il rinnovo del contratto nazionale è partito e da parte del Ministro dell’Istruzione non sono arrivate rassicurazioni sull’estensione dei ticket per il pranzo.

Le intenzioni del Ministero

Tanto più in una fase in cui l’indirizzo politico di Viale Trastevere parla di Welfare per il personale scolastico, inteso come scontistica per la fruizione dei servizi, e ora anche lo stanziamento coi fondi del PNRR per diffondere la refezione scolastica. Alla quale far accedere anche i Docenti di turno, questo è certo. Meno certezze invece ci sono per il personale ATA. Da qui l’insistenza di una parte del sindacato nell’avere il riconoscimento per questa categoria di lavoratori.

Il Decreto punta soprattutto a favorire la realizzazione di mense al Sud (a cui sono destinate il 40% delle risorse), dove emerge che solo il 26% degli Istituti primari o comprensivi è dotato di mensa. Mentre al Centro Nord sono il 54%. Per le scuole d’infanzia si fa meno marcata: 38% al Sud contro il 86% al Centro Nord.

Cosa finanzia il Bando

Le domande per accedere al finanziamento pubblico potranno essere presentate fino al 6 settembre 2024 da parte di: comuni, per le scuole del primo ciclo, e città metropolitane, per i convitti.

Le risorse potranno essere destinate a interventi di nuova costruzione, demolizione e ricostruzione, messa in sicurezza, riqualificazione e riconversione di edifici esistenti. I lavori dovranno essere completati entro il 31 marzo 2026. La domanda potrà essere presentata sul sito https://pnrr.istruzione.it/.