I Comuni dovrebbero già aver ricevuto dall’INPS il primo elenco dei beneficiari della Carta Spesa Dedicata a te. La misura, rinnovata per il secondo anno consecutivo dal Governo Meloni che l’ha introdotta nel 2023, sarà attiva da settembre.
Nel frattempo resta da capire chi la avrà. Qualcosa già si sta smuovendo.
I requisiti per accedere alla misura già si sanno: un ISEE fino a 15 mila euro ed essere almeno 3 in famiglia. Tuttavia, pur rispettando entrambe le condizioni, che percepisce altri sussidi economici di sostegno al reddito o all’inclusione sociale è automaticamente escluso dalla carta spesa.
Le carte avranno un valore pari a 500 euro l’una. Ne verranno distribuite 1.330.000, ma i potenziali beneficiari sono di più. Ciò comporta che anche rispettare tutte le condizioni non assicura il beneficio. Per questo motivo INPS ha stilato degli elenchi dei beneficiari: una sorta di graduatoria che i singoli comuni dovranno consolidare entro 20 giorni dalla ricezione degli elenchi.
INPS dovrebbe aver inviato tali elenchi ai Comuni entro lo scorso 24 luglio. I Comuni, quindi, hanno tempo fino al 14 agosto per approvarli e verificare le eventuali incompatibilità.
Per avere la Carta Spesa Dedicata a te non bisogna fare domanda, poiché l’assegnazione va in automatico. Saranno quindi i Comuni ad avvertire i cittadini che saranno rientrati tra gli effettivi beneficiari della misura. In che modo?
Pubblicando sulla propria pagina istituzionale gli elenchi definitivi, come conferma anche INPS tramite social:
Tuttavia, come giustamente fa notare un utente, pubblicare gli elenchi online con i nominativi dei beneficiari della Carta Dedicata a te potrebbe non essere l’ottimale dal punto di vista della privacy.
Per ovviare a tale problema e rispettare quindi la privacy delle persone, alcuni Comuni opteranno per l’invio di una lettera a casa. Ricevere la lettera significherà dunque essere rientrati tra i beneficiari della misura. La stessa, inoltre, conterrà tutte le informazioni necessarie per il ritiro della carta presso gli uffici postali.
Tuttavia, non la totalità dei Comuni invierà la lettera. Per quelli che contano decine di migliaia di beneficiari, come Napoli, Roma e Palermo, infatti, sarebbe un’operazione troppo dispendiosa. Perciò si opterà per un’altra soluzione: pubblicare sì gli elenchi online ma non con i nominativi, bensì con un altro elemento identificativo.
Il Comune di Latina, che assegnerà 2.009 carte, provvederà per esempio alla pubblicazione della graduatoria dei beneficiari assicurando il rispetto della privacy utilizzando come identificativo esclusivamente il numero di protocollo D.S.U., già in possesso dei cittadini. Una tecnica, questa, ampiamente adottata l’anno scorso.