Per avere l’Assegno di Inclusione, una delle condizioni imprescindibili è quella di recarsi presso i servizi sociali quando si è convocati. Un meccanismo, questo, ripreso dal vecchio Reddito di Cittadinanza, che proprio dall’AdI è stato sostituito.
Anche i beneficiari in parte combaciano: l’AdI spetta alle famiglie con un ISEE entro i 9.360 euro in cui sono presenti membri disabili, minorenni, over 60 o in condizione di svantaggio. Tutti i membri sono tenuti a presentarsi al primo colloquio con gli assistenti sociali.
Come detto, tutti i componenti hanno l’obbligo di recarsi presso i servizi sociali per il primo colloquio. Di solito sono gli stessi operatori sociali a contattare il richiedente la misura. La convocazione può avvenire anche tramite un SMS, che indica luogo e data dell’appuntamento. Il messaggio che arriva è come il seguente:
In questo caso, l’appuntamento è fissato per il prossimo lunedì 26 agosto. Ciò fa presumere che in molti Comuni i colloqui saranno interrotti nella settimana di Ferragosto per via delle ferie estive. La convocazione, infatti, arriva adesso, ma l’appuntamento è per la fine di agosto.
In questo modo la famiglia ha tutto il tempo per organizzarsi e riuscire a recarsi quando prefissato dai servizi sociali. La mancata presentazione del nucleo all’appuntamento comporta la sospensione dell’Assegno di Inclusione. L’AdI rimarrà sospeso fin quando non avverrà il primo colloquio.
Per recarsi ai servizi sociali non importa aspettare l’SMS di convocazione: ci si può presentare anche spontaneamente. Basta farlo entro 120 giorni dalla data di avvio della trasmissione ai Comuni delle domande accolte. Il termine non è lo stesso per tutti: per conoscerlo, occorre consultare la propria domanda sul sito ufficiale dell’INPS.
Durante il primo colloquio gli operatori effettueranno la presa in carico e la valutazione multidimensionale dei bisogni del nucleo familiare, finalizzata alla sottoscrizione di un patto per l’inclusione sociale.
Subito dopo il primo appuntamento gli operatori dei servizi sociali dovranno registrare prontamente nella piattaforma GePI l’avvenuta presentazione del nucleo familiare. In questo modo, INPS potrà dare avvio alle ricariche dell’Assegno di Inclusione. Inoltre, anche la famiglia che è incappata nella sospensione del sussidio perché si è recata ai servizi sociali dopo la scadenza dei 120 giorni si vedrà sbloccare la pratica.