E’ la “fiera dell’assurdo” quella che si è consumata ieri sulle spiagge italiane. Lo scrive il giornale Il Fatto Quotidiano nella versione on-line a proposito dello sciopero, o per meglio dire la serrata, degli stabilimenti balneari per appena 2 ore nella mattinata del 9 agosto.
La protesta contro il rischio di perdere le concessioni senza avere indennizzi da parte dello Stato, secondo il quotidiano diretto da Marco Travaglio, non avrebbe ragione di esistere. Vediamone i motivi.
Mentre i balneari da anni macinano fatturati milionari (certo non sono tutti sullo stesso livello). Se si prendono i casi delle spiagge vip del Papeete di Milano Marittima (RA), che fattura 3 milioni di euro (nel 2023) e paga appena poco più di 5.000 euro di concessione. Oppure del Twiga di Marina di Pietrasanta (LU), che fattura 8,2 milioni di euro e verso al Comune poco sotto i 23 mila euro annui.
I lavoratori stagionali – cioè i dipendenti degli Stabilimenti balneari – ogni anno sono alle prese con lavoro nero, grigio e contratti falsi (finti part-time, sottoinquadramenti, salari bassi, ecc.).
I balneari così facendo hanno tolto la scena a chi realmente avrebbe dovuto protestare, perchè versa in condizioni ben peggiori, in questo caso di “sfruttamento”. Ma non lo fa per mancanza di tutele e forza negoziale.
Sulla serrata degli ombrelloni, Il Fatto Quotidiano scrive così:
“Sorpresa: a protestare non sono lavoratori e lavoratrici. Non sono bagnini, baristi, cassiere che durante l’estate lavorano spesso in nero o con contratti falsi, di quelli che prevedono 4 ore al giorno per 5 giorni a settimana ma poi ne lavori 12 o anche 14 e addirittura 7 giorni su 7, domeniche incluse, per paghe da fame (nei fatti 4-5-6 € l’ora), senza diritto a ferie, malattia, riposo”.
Ma le sorprese potrebbero non essere finite. Con due ore di stop dei servizi e degli ombrelloni non è escluso che i balneari datori di lavoro non applichino delle trattenute economiche (illegittime) sullo stipendio di agosto. Esattamente pari a 2 ore di salario per la giornata del 9… Ulteriori stop – più lunghi – sono previsti per il 19 e il 29 agosto.