Non saranno uguali per tutti le regole sulla Patente a Crediti nei cantieri. Dal 1° ottobre 2024 c’è una parte del mondo dell’edilizia, impiantisti e posatori in generale, che sarà obbligata ad ottenere la patente telematica dall’INL.
Mentre c’è un’altra parte che non avrà alcun obbligo di questo tipo. Lo precisa il Decreto ministeriale sulla Patente a crediti nei cantieri mobili o temporanei presentato dalle parti sociali nel mese di luglio, di prossima pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
Non devono fare domanda all’Ispettorato Nazionale di Lavoro e potranno lavorare nei cantieri senza la patente a crediti le imprese che hanno già l’attestazione di qualificazione SOA “in classifica pari o superiore alla III”.
L’attestazione, vigente da anni, costituisce un sistema di controllo collaudato, che impone una vigilanza sulle aziende che vogliono partecipare all’esecuzione di lavori pubblici di importo pari o superiore a 150.000 euro. Da luglio 2023 l’attestazione è necessaria anche per le aziende che eseguono lavori legati al superbonus per un valore di costo superiore a 516.000 euro.
L’attestazione SOA, necessaria anche per chi lavora in subappalto, attesta e garantisce il possesso da parte dell’impresa del settore delle costruzioni di tutti i requisiti tecnico contabili previsti dalla attuale normativa in ambito di Contratti Pubblici di lavori. L’attestazione ha validità per 5 anni e occorre presentare documentazione riferita agli ultimi 10 anni di lavori. Pertanto si tratta di un attestato riferito ad un preciso curriculum aziendale, che esclude i soggetti neo-costituiti.
Nel complesso le aziende già in possesso dell’attestazione SOA sono circa 30.000 di cui 6.000 sono però in possesso della qualificazione di tipo I oppure II. Pertanto le aziende escluse dalla Patente a crediti saranno 24.000.