Il 40% delle aziende ispezionate nei primi giorni di agosto non sospende l’attività lavorativa nelle ore più calde, in cui è alto lo stress termico a danno dei lavoratori.
E’ questo il bilancio dell’attività di controllo in questa prima parte del mese, relazionata dall’Ispettorato Nazionale di Lavoro.
Secondo quanto riportato, su 736 aziende ispezionate nei primi 10 giorni di agosto, circa il 40% non aveva valutato o implementato le misure di prevenzione specifiche contro il caldo. Vale la pena sottolineare che in taluni casi si tratta di aziende che hanno ignorato le ordinanze regionali di divieto di lavoro nelle ore più a rischio: dalle 12:30 alle 16:00, previste in 13 Regioni.
Per andare incontro alle esigenze aziendali Inps ha emanato anche istruzioni più semplici per l’applicazione della cassa integrazione con causale “caldo”,
Per l’intero mese di agosto l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha annunciato una serie di controlli straordinari, in sinergia con i Carabinieri. Pertanto gli accessi ispettivi continueranno tutto il mese.
Sotto la lente della vigilanza ci sono i settori più a rischio come: edilizia e agricoltura.
Finora le aziende controllate sono state le seguenti: