Il sistema pensionistico contributivo avviato dal 1995 penalizza in particolare una categoria di lavoratori statali. Si tratta dei vigili del fuoco per via di una particolare specificità.
I Vigili non possono rimanere in servizio oltre i 60 ma, essendo le pensioni future basate sul montante contributivo, le pensioni che saranno erogate a questa categoria di lavoratori rischiano di restare basse e insufficienti.
Per venire incontro a questa esigenza, a tutto il personale in servizio dal 1° gennaio 2022, è stato riconosciuto il beneficio di 6 scatti validi ai fini pensionistici dal 1° gennaio 2022.
Ogni scatto ha il valore del 2,50% dello stipendio esclusa l’Indennità Integrativa Speciale conglobata.
Non si tratta in realtà di incrementi di stipendio ma di aumento della base pensionistica come si evince dal comunicato NoiPA:
l’incremento della base pensionistica significa che il personale dei vigili del fuoco dovrà pagare i contributi sull’incremento virtuale dello stipendio.
In parole povere, si dovranno pagare subito dei contributi in cambio del calcolo, in futuro, su una base pensionabile maggiore.
L’incremento virtuale della base pensionistiva è retroattiva e decorre dal 2022.
Al personale dei vigili del fuoco saranno pertanto addebitati i contributi sull’incremento della base pensionabile.
A prevederlo è l’art. 1 comma 98 della legge 30 dicembre 2021, n. 234, relativo all’attribuzione al personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco del beneficio della maggiorazione della base pensionabile.
In particolare, gli incrementi saranno in numero di:
Per calcolare il debito previdenziale di un vigile del fuoco, prendiamo un cedolino:
Come si evince dal cedolino, la maggiorazione della base pensionistica del vigile del fuoco preso in esame, ammonta a 134,02 euro mensili con un costo, a carico del dipendente, di 11,79 euro.