Da giorni si discute sull’ipotesi di procrastinare le vacanze scolastiche e avviare le lezioni il 26 settembre o il 1° ottobre, per affrontare con più serenità la didattica in una torrida stagione estiva.
La proposta è giunta dal Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani – CNDDU. E subito ‘accolta’ da una parte del sindacato della Scuola.
Finora sulla questione non era entrato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Pertanto il tema rimaneva aperto. Conoscere la posizione politica del titolare dell’”Istruzione” non è affatto indifferente su una questione così delicata, che si porta via numerose problematiche. Dai costi delle famiglie per centri estivi e baby-sitter alle ripercussioni sulla qualità della didattica.
Le dichiarazioni del Ministro Valditara giungono a margine dell’evento tenuto a Rimini quest’oggi, nell’ambito dell’annuale Meeting di Comunione e Liberazione.
Le sue parole sono inequivocabili: “È una proposta che non ho neanche considerato”.
Anche se il Ministro non ha risposto formalmente alla lettera inviata dal CNDDU appare evidente che la posizione sia di un respingimento in toto della proposta.
Dovrà mettersi il cuore in pace dunque, chi, come il sindacato ANIEF, aveva sposato completamente l’idea di una apertura posticipata, per non far cadere docenti, ata e alunni nelle difficoltà di una ripresa nel mezzo di una stagione particolamente calda.