La cronaca sindacale di questi giorni di fine agosto si arricchisce di notizie non positive per i lavoratori metalmeccanici di rientro dalle ferie. Sono molte le aziende, sù e giù per l’Italia, che hanno deciso di far ricorso alla sospensione dei rapporti di lavoro con l’intervento del trattamento di cassa integrazione.
Le situazioni sono di vario tipo:
I siti produttivi che hanno deciso di proseguire la cassa integrazione sono quelli del gruppo Stellantis. A Pomigliano d’Arco (NA) l’ultima settimana di agosto è stata di cassa integrazione e così si andrà avanti anche nelle prossime settimane, con una riduzione della settimana lavorativa da 5 a 4 giorni (e venerdì tutti in Cig). Il sindacato stima che in questo modo lo stipendio si ridurrà per circa 200 euro al mese.
Ad Atessa, in provincia di Chieti, il sito che produce veicoli commerciali, e a Termoli (CB), dove si producono i motori, è stata annunciata una settimana di cassa integrazione dal 23 al 29 settembre.
A far ricordo alla Cig sono anche le aziende dell’indotto dislocate negli stessi territori od anche in altre province come Terni, L’Aquila. Sulla stessa linea i siti produttivi di Mirafiori dove oltre alla cassa integrazione (già decisa da tempo) si è optato anche per i contratti di solidarietà e la riduzione dei turni di lavoro.
Periodicamente Inps comunica i dati sulle ore di cassa integrazione autorizzate dalle aziende. L'”autorizzato” è diverso dall’utilizzo effettivo (cd. tiraggio) ma i numeri servono comunque per capire una tendenza.
Per il mese di luglio parliamo comunque di 36,6 milioni di ore autorizzate, in aumento rispetto al mese precedente (35,3 milioni) e rispetto a 12 mesi prima (28,6 milioni luglio 2023). Le ore di luglio 2024 vanno così suddivise: