I contribuenti che hanno scelto Inps come sostituto d’imposta per ricevere il conguaglio della dichiarazione dei redditi, dovranno ancora attendere. Secondo quanto appreso da TuttoLavoro24.it agli inizi di settembre ci sarà una ripresa delle disposizioni di pagamento.
Il conguaglio Irpef a credito emerso con il Modello 730 è stato già liquidato in diverse date di agosto 2024. A beneficiarne soprattutto i lavoratori disoccupati, percettori NASpI e Disoccupazione Agricola. Gli accrediti sono partiti il 9 agosto. Ma non sono finiti.
Prima di liquidare gli importi spettanti, Inps attende di agganciare i flussi provenienti dall’Agenzia delle Entrate. Ritardi sono possibili anche a seguito di un invio tardivo del Modello 730.
Disposizioni di pagamento sono attese già dal 5/6 settembre.
Se il conguaglio Irpef generato con la dichiarazione dei redditi è superiore a 4.000 euro bisogna sapere che l’Agenzia delle Entrate potrebbe bloccare il pagamento per accertamenti (nota n. 267777 del 17 giugno 2024).
Il contribuente non viene avvertito. La procedura è automatizzata e fatta “a campione”, nel senso che non tutti rischiano il blocco.
Quando l’importo del conguaglio Irpef supera i 4.000 euro e l’Agenzia blocca le erogazioni, si rischia che gli accertamenti vadano avanti per mesi. Il limite fissato dall’Amministrazione tributaria è di 4 mesi da conteggiarsi dal termine previsto dalla trasmissione della dichiarazione. Ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine. In questi casi il rimborso 730 sarà liquidato direttamente dall’Agenzia delle Entrate entro marzo dell’anno successivo.