Cantieri, in caso di morte di uno o più lavoratori la sospensione della Patente a Crediti per le Imprese Edili ed Affini, può esserci solo se viene accertata la colpa grave del datore di lavoro o di un suo interposto. E’ il parere del Consiglio di Stato sullo schema di decreto ministeriale della Patente a Crediti che sarà avviato il 1° ottobre 2024.
Il decreto, firmato dalla Ministra del Lavoro Marina Calderone, non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, poiché ancora non è concluso l’iter. Oltre al parere del Consiglio di Stato, sul provvedimento è giunto anche l’ok del Garante della Privacy.
A seguito del parere del Consiglio di Stato, che deve qui intendersi vincolante, lo schema di Decreto ministeriale dovrà essere modificato e l’iter può dirsi concluso.
Il Decreto dovrà essere pubblicato entro il 30 settembre 2024 per consentire la sua effettiva entrata in vigore a decorrere dal 1° ottobre. Su tale aspetto si è ‘raccomandato’ anche il Consiglio di Stato.
La domanda dovrà essere presentata all’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulla piattaforma web che dovrà essere rilasciata nelle prossime settimane. La Patente è in formato digitale.
Con la modifica suggerita dal Consiglio di Stato, nell’ambito della sua funzione consultiva sui singoli provvedimenti governativi, la decisione circa la sospensione della ‘Patente’ in caso di morte del lavoratore non è più rimessa all’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Come previsto in una prima ipotesi. Ma diventa ora una conseguenza tassativa se la morte di uno o più lavoratori è imputabile al datore di lavoro o un lavoratore suo sottoposto, es. il capo squadra, a titolo di colpa grave.
In tutti gli altri casi, qualora non vi sia la morte di uno o più lavoratori, ma per infortuni che causano l’inabilità permanente o un’irreversibile menomazione agevolmente accertabile, pur in presenza di colpa grave del datore di lavoro, la decisione circa la sospensione spetta all’Ispettore del Lavoro.
In entrambi i casi il provvedimento di sospensione della Patente e quindi dell’attività, può essere comminato solo in presenza di una “colpa grave”.
Il nuovo sistema sanzionatorio restringe l’area di discrezionalità dell’Ispettorato.