Aumento Pensioni minime dal primo gennaio 2025. E’ la promessa della Premier Giorgia Meloni in TV, ospite del talk show “4 di Sera” in onda su Rete4.
La promessa è di quelle generiche. Aumento sì, ma di quanto? Il Governo sembra essere intenzionato a riprendere il meccanismo già adottato con la Manovra dello scorso anno. Un adeguamento non del 100% all’inflazione previsionale ma del 120.
A seguito della rivalutazione del 5,4% decisa dalla legge di Bilancio approvata a fine 2023, dal 1° gennaio 2024 l’importo della pensione minima è stato portato a 598,61 euro (che significa 7.781,93 euro all’anno). Gli importi devono intendersi “salvo conguaglio nel 2025”.
Nel 2025 l’incremento dovrebbe essere dell’1,6%, cioè pari all’inflazione stimata per il prossimo anno. Se, come anticipato dalla Meloni, il valore sarà del 120%, l’incremento reale sarà dell’1,92%? Comunque andrà l’assegno dei pensionati “al minimo” supererà i 600 euro mensili.
Già supera tale soglia e si attesta a 614,77 euto l’assegno mensile dei pensionati al minimo di età superiore a 75 anni. Si tratta di un meccanismo previsto dalla legge di Bilancio approvata nel 2022, che esplica i suoi effetti per il 2023 e il 2024. Vedremo se la misura sarà prorogata per il 2025 con la nuova Manovra. Ecco le tabelle per il 2024:
Le parole della Meloni sulle pensioni basse:
“Pensioni minime è una delle nostre priorità, in generale le pensioni basse. In questi due anni noi abbiamo lavorato per una rivalutazione piena di tutte le pensioni che arrivavano fino a 2.270 euro, garantendo che fossero adeguate pienamente al costo della vita, ma abbiamo fatto una rivalutazione al 120% per le pensioni minime, che sono cresciute in modo significativo. L’abbiamo fatto facendo crescere di meno le pensioni che erano molto alte, un’opera secondo me equa, che continueremo a fare perché sicuramente queste persone sono quelle che hanno maggiore bisogno di aiuto da parte dello Stato”.