Stipendi Scuola. Con l’inizio del nuovo anno scolastico, numerosi sono i docenti e il personale ATA che hanno maturato il passaggio alla fascia stipendiale superiore.
Tuttavia, tanta è stata la delusione quando, all’aumentare dello stipendio lordo, lo stipendio netto è diminuito.
Vediamo cosa può essere essere successo.
Il personale della scuola lamenta il fatto di avere circa un centinaio di euro in meno rispetto al mese precedente.
In questo articolo abbiamo evidenziato come la corresponsione del FIS abbia inibito la corresponsione del bonus, tuttavia, chi ha avuto diritto alla nuova fascia stipendiale superiore, dovrebbe aver percepito all’incirca il medesimo stipendio rispetto al mese precedente.
La domanda che sorge a questo punto è la seguente:
La decontribuzione viene persa definitivamente al maturare di una classe stipendiale che porta l’imponibile previdenziale a superare il limite di 2.692 euro mensili.
Per aiutare i nostri lettori abbiamo costruito questa tabella:
I collaboratori scolastici e agli assistenti amministrativi e tecnici hanno uno sviluppo di carriera che non permette di raggiungere i 2.692 euro.
I DGSA perdono il diritto alla decontribuzione al raggiungimento della fascia 15.
I docenti diplomati della secondaria e i docenti della secondaria di primo e secondo grado, perdono il diritto al maturare del 21° anno.
I docenti di infanzia e primaria, avendo gli stipendi più bassi, perdono il diritto alla decontribuzione solamente al raggiungimento del 28° anno.
Per controllare se si abbia diritto alla decontribuzione, occorre individuare, nel cedolino, l’imponibile previdenziale.
Nell’immagine del cedolino che abbiamo postato, appare, cerchiato in rosso, il punto esatto dove è possibile determinare se si ha diritto al bonus.
L’insegnante di questo esempio ha un imponibile previdenziale di 3.138,18 euro e non ha diritto alla decontribuzione.