Bonus contro il Caro-Scuola, dopo aver subito il rialzo dei costi di libri e materiale scolastico, le famiglie possono procedere a far domanda.
Vediamo a chi spettano e a chi rivolgersi per avere un rimborso parziale o totale delle spese sostenute per mandare i propri figli a scuola.
In vista dell’apertura dell’anno scolastico 2024-2024 si stima che il rincaro medio del 6,6% rispetto al 2023. La spesa pro capite per il cosiddetto corredo scolastico (zaino, astuccio, penne, matite, ecc.) ammonta a circa 647 euro. A questo costo si aggiunge quello dei libri di testo, dizionari e altri supporti didattici. Spesa che può arrivare anche a 591,44 euro per ogni studente. Sono le proiezioni di Federconsumatori.
Per rientrare in parte o in tutto delle spese sostenute per l’istruzione dei figli, anche nel 2024, le famiglie possono far richiesta dei Bonus. Si tratta di rimborsi una tantum di importo variabile a seconda del soggetto erogante e dell’età dei figli.
I lavoratori dipendenti di settori come Artigianato, Commercio e Turismo, possono agevolmente ottenere i Bonus facendo domanda agli enti bilaterali del loro territorio in cui si svolge il rapporto di lavoro. I contributi sono previsti in tali casi anche per gli imprenditori.
Solo per fare un esempio, Eblart, ente bilaterale artigianato del Lazio, eroga ai lavoratori un contributo è fino ad un massimo di € 300,00 per figlio per scuola media inferiore e superiore. Il Bonus è erogabile per ciascun figlio, fino ad massimo di 3: in questo caso il beneficio arriva a 900 euro. Analoghe prestazioni erogano Elba in Lombardia, Ebas in Sardegna, Ebav in Veneto, Ebap in Puglia e così via.
Nel Commercio i lavoratori dipendenti di negozi e uffici possono consultare i siti web degli enti bilaterali provinciali o regionali.
L’ente bilaterale terziario Padova ad esempio eroga 150 euro alle famiglie quale contributo per l’abbattimento delle spese per la mensa scolastica.
L’Ebtt, ente bilaterale del turismo della Toscana, rimborsa le spese scolastiche per il 50% del suo valore fino ad un massimo di 400 euro. Il rimborso sostiene le spese per l’acquisto di libri scolastici, nuovi e/o usati, per figli/e frequentanti scuole di I° e II° grado (media e superiore) e/o corsi universitari.
I rimborsi delle spese scolastiche sostenute dalle famiglie sono erogati dalle Regioni oppure dai Comuni.
All’inizio dell’anno scolastico i Comuni, sulla base delle risorse stanziate dalle Regioni, pubblicano i Bandi per inviare la propria candidatura.
Il Comune di Roma, ad esempio ha aperto la procedura per la presentazione delle domande. Si possono avere fino a 173 euro.
I Comuni italiani inoltre erogano anche contributi per l’abbattimento dei costi per le spese della mensa scolastica: buoni mensa o bonus di rimborso. Per visualizzare l’elenco completo delle città capoluogo di provincia che hanno attivato i bandi, con i relativi link, clicca qui.