Beneficiari AdI e Carta Acquisti ricevono la Carta Dedicata a te: ecco cosa sta succedendo

Tra i beneficiari della Carta Dedicata a te non rientrano le famiglie i cui membri sono percettori di sussidi statali. Eppure, nella realtà pare che tale norma non venga rispettata a pieno, visto che alcuni percettori di Assegno di Inclusione o Carta Acquisti sono rientrati tra gli effettivi destinatari della misura.

Vediamo che sta succedendo.

Gli esclusi dalla misura

La Carta Dedicata a te ha un valore pari a 500 euro. È aumentato di circa 40 euro rispetto all’anno scorso, così come è aumentato il numero di carte disponibili: quest’anno sono 1.330.000, 30 mila in più del 2023.

Come stabilisce il decreto del 4 giugno 2024, la misura spetta esclusivamente ai cittadini con un ISEE fino a 15 mila euro. Priorità verrà date alle famiglie composte da almeno tre persone, quindi sono se le carte avanzano vengono assegnate anche a coppie e single. In alcuni Comuni più piccoli è successo.

Il comma 2 dell’articolo 2 di suddetto decreta specifica gli esclusi. Il contributo non spetta ai nuclei familiari che alla data di entrata in vigore del decreto includano percettori di:

  • Assegno di inclusione;
  • Reddito di Cittadinanza;
  • Carta acquisti;
  • qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà che preveda l’erogazione di un sussidio economico (di livello nazionale, regionale o comunale);
  • Nuova assicurazione sociale per l’impiego (NASpI);
  • Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori (DIS-COLL);
  • Indennità di mobilità;
  • fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
  • Cassa integrazione guadagni – CIG;
  • qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

Il decreto dunque esclude esplicitamente i beneficiari di Carta Acquisti e Assegno di Inclusione dagli aventi diritto alla Carta Dedicata a te. Eppure, più di un percettore di una di queste due misure ha fatto sapere di essere rientrato tra i beneficiari della nuova misura.

Perché INPS assegna la Carta Spesa a chi prende AdI o Carta Acquisti

Come mai INPS ha assegnato la Carta Dedicata a te anche a famiglie in cui è presente un beneficiario di Carta Acquisti o Assegno di Inclusione?

La paura è quella che si tratti di un errore: se così fosse INPS potrebbe richiedere indietro i soldi spesi con la Carta Dedicata a te. In alternativa, potrebbe sospendere le ricariche della Carta Acquisti o dell’Assegno di Inclusione finché non avrà recuperato l’intero ammontare che il cittadino ha consumato indebitamente.

Tuttavia, non dovrebbe trattarsi di uno sbaglio dell’Istituto Previdenziale, né dei Comuni. Semplicemente, pare che tali famiglie siano state inserite in graduatoria per via di un ISEE particolarmente basso. Pertanto INPS ha dato loro la priorità, nonostante la norma stabilisse il contrario. Dunque non dovrebbe esserci nessun rischio a spendere i 500 euro sulla carta.