Bonus Mamma scompare dalle Buste paga: perdita fino a 250€ per le lavoratrici

Il Bonus Mamma è un beneficio economico che può arrivare fino a 250 euro che spetta alle madri lavoratrici che hanno almeno tre figli. Per il 2024 il bonus, che consiste in un esonero contributivo al 100%, spetta anche alle madri con almeno due figli. Fino ai 10 anni del più piccolo.

Riguarda le sole lavoratrici dipendenti, escluse le domestiche e le autonome. Anche se negli ultimi giorni il Governo sta valutando di includere le titolari di Partita Iva.

Importo al lordo delle ritenute Irpef

Il beneficio può costituire un valido aiuto per le madri, per le famiglie, che sale con l’aumentare del salario. Fino al limite mensile, appunto, di 250 euro. L’importo deve intendersi al lordo delle ritenute fiscali e costituisce un supporto per far incrementare il “Netto a pagare” che compare nelle buste paga.

Spetta alle lavoratrici del settore in privato e dei comparti del lavoro pubblico.

Il Bonus è comparso per la prima volta nei cedolini paga delle dipendenti del pubblico impiego, nel mese di maggio 2024. Con l’accredito delle mensilità arretrate.

Quando può scomparire in Busta paga

Può accadere che ad un certo punto il Bonus non appaia più sul cedolino. Improvvisamente, senza che il datore fornisca spiegazioni. Le ragioni di questa “scomparsa” possono essere due:

  • quando il figlio più piccolo compie 10 anni, in questo caso il diritto di estingue;
  • nei mesi in cui la lavoratrice fa domanda e ottiene il congedo di maternità erogato da Inps con l’integrazione da parte del datore di lavoro secondo quanto previsto dal CCNL.

In questo secondo caso il diritto non si estingue ma è solo sospeso. Ciò significa che l’applicazione del Bonus potrà proseguire dal momento in cui la lavoratrice esce dal “periodo di tutela”, indennizzato con il congedo di maternità.

Analoga previsione non sussiste per il caso del congedo parentale, indennizzato al 30% da Inps.