Cassa Integrazione in deroga per il Settore Moda: il Ministero dice sì

Dal Ministero del Lavoro confermano la disponibilità a prevedere un ammortizzatore sociale in deroga per andare incontro al settore Moda colpito da una crisi profonda. E’ quanto si apprende dall’incontro tra Ministero del Lavoro e Regioni tenuto il 18 settembre scorso, durante il quale era però assente la Ministra Marina Calderone.

Le istanze di intervento giunte alla politica provengono soprattutto dal distretto nel distretto toscano di Santa Croce in Valdarno.

Cassa in deroga per le aziende con meno di 15 dipendenti

Alla riunione era presente la struttura tecnica ministeriale. E’ stata confermata la volontà del Ministero di intervenire con un ammortizzatore sociale ad hoc, a favore delle aziende che hanno terminato le giornate previste dall’attualmente normativa sulla Cassa integrazione. Di fatto una ‘Cassa in deroga”. Un ritorno al sistema già visto in passato, soprattutto nella grande crisi del 2009 e durante l’emergenza Covid a favore delle imprese non coperte da alcuna tutela.

Secondo quanto si apprende per le aziende con più di 15 dipendenti verrebbe confermato il ricordo agli ammortizzatori sociali ordinari e straordinari in essere. La Cassa in deroga verrebbe prevista per le aziende con meno di 15 dipendenti e per un periodo di tempo limitato.

Aziende e lavoratori beneficiari

Non è ancora chiaro l’ambito di applicazione della nuova normativa “in deroga”. Il Ministero è a lavoro per individuare i comparti che hanno bisogno di questo ulteriore aiuto. Saranno a tal proposito analizzati i dati provenienti dal tiraggio della cassa integrazione Inps e degli altri Fondi bilaterali che erogano trattamenti di sostegno al reddito (ex D.lgs. 148/2015).

La Cig in deroga sarà prevista per una selezione di settori individuati per Codici Ateco. Principali candidati sono i settori della concia, pelletteria e cuoio. Saranno raccolte e valutate le segnalazioni giunte in questi mesi dalla Parti sociali, sia al Mimit, che al Ministero del Lavoro e agli Assessorati regionali. Si attende ora di conoscere quale sarà il provvedimento legislativo che istituirà il nuovo ammortizzatore straordinario.