La ricarica di settembre dell’Assegno di Inclusione è giunta a destinazione sulle carte dei percettori. Ma per qualche ora ha lasciato tutti col fiato sospeso e i beneficiari hanno tenuto che il pagamento non arrivasse. Vediamo perché.
L’accredito dell’AdI arriva puntuale solo se INPS libera le somme per tempo e Poste Italiane ricarica la carta nel giorno in cui il pagamento è stato disposto. Ritardi nelle ricariche non sono un avvenimento raro, pertanto anche chi ha superato le lavorazioni e legge la data valuta sul Fascicolo Previdenziale sta sempre sull’attenti.
INPS ha fissato il pagamento dell’Assegno di Inclusione di settembre per giovedì 26. Già dalla mattina del giorno indicato, dunque, i percettori iniziano ad accedere alla propria pratica, attraverso il sito INPS, per vedere se la ricarica è arrivata.
Nella mattina di giovedì 26 settembre però hanno avuto delle brutte sorprese. Sia il sito che l’app risultavano inaccessibili. Ecco la schermata che compariva:
Il fatto che la pagina istituzionale richiesta sia rimasta irraggiungibile per qualche ora, però, non ha compromesso la ricarica. E infatti, nel pomeriggio di giovedì 26 settembre è arrivato il pagamento dell’Assegno di Inclusione:
La ricarica arriva solo a chi ha avuto un esito positivo alle lavorazioni. E a chi non ha la domanda in stato “decaduta” o “sospesa”, naturalmente. Ricordiamo che i percettori AdI appartengono a famiglie con un ISEE entro i 9.360 euro in cui risiedono anche membri over 60, disabili, svantaggiati o minorenni.