Nei giorni in prossimità della ricarica dell’Assegno di Inclusione i beneficiari si chiedono spesso quali siano gli acquisti consentiti con la carta.
Ci sono determinate tipologie di prodotti che la legge consente di comprare, altri invece sono espressamente vietati. Nel mezzo, c’è una serie di acquisti che lascia i percettori nel dubbio.
Per fornire qualche indicazione in più su cosa si può e non si può comprare con la Carta di Inclusione c’è la sezione FAQ del Ministero del Lavoro.
La Carta di Inclusione è il mezzo di pagamento con cui INPS riconosce l’Assegno di Inclusione. Tale sussidio spetta ai cittadini con un ISEE entro i 9.360 euro appartenenti a famiglie in cui vivono membri over 60, minorenni, svantaggiati o disabili.
La Carta consente di:
C’è poi una lista di tutti gli acquisti che sono vietati con la Carta di Inclusione. Rientrano tra questi gli alcolici, le armi, i gioielli, le pellicce, e tutti gli acquisti online.
C’è però una nebulosa di acquisti che non sono espressamente interdetti ma nemmeno rientrano nell’elenco dei permessi. Su alcuni di questi, il Ministero ha ritenuto opportuno soffermarcisi.
Per esempio, con la Carta AdI si può pagare una struttura per anziani? Il Ministero del Lavoro spiega questo:
L’Assegno di Inclusione potrà dunque essere usato per pagare la struttura di ricovero per anziani, a patto che non si faccia un bonifico. Gli unici bonifici concessi con la Carta di Inclusione, infatti, sono quelli per saldare la rata del mutuo o dell’affitto.
Un altro dubbio sul quale il Ministero fa chiarezza è il pagamento della TARI con la Carta di Inclusione. La TARI è la tassa sui rifiuti. Serve a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e la deve pagare chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti.
A tal merito, la risposta del Ministero non lascia spazio a interpretazioni: