Ricco e vario il calendario dei pagamenti INPS di ottobre. C’è tutto: l’Assegno Unico per i figli a carico, la NASpI per i disoccupati, la pensione per chi ha finito di lavorare. Ma anche l’Assegno di Inclusione e il rimborso del 730 per chi ne ha diritto. Primi tagli sulla platea del Supporto Formazione e Lavoro.
La pensione è il primo accredito che parte ogni mese. Ottobre non farà eccezione. INPS erogherà la pensione a partire da martedì 1° del mese. I titolari di c/c postale che però intendono prelevare la somma in contanti devono rispettare il calendario di Poste Italiane.
Nessun aumento in arrivo. Gli unici importi aggiuntivi che i pensionati potrebbero ricevere a ottobre sono quelli relativi al rimborso del 730, ma solo in caso di conguaglio IRPEF a credito.
Poi tocca ai disoccupati percettori di NASpI. Questa è l’indennità di disoccupazione che INPS riconosce a chi ha perso il lavoro involontariamente. A ottobre arriva l’accredito relativo al mese di settembre.
I giorni da cerchiare sul calendario sono quelli tra l’8 e il 9 ottobre. Prima però occorre aver superato le lavorazioni, che INPS programma sempre per il 1° del mese, a meno che questo non sia festivo. Il 1° ottobre è martedì e non ci sono ricorrenze, pertanto tutto dovrebbe filare liscio.
Prima di erogare la NASpI di settembre, INPS procederà con il pagamenti di eventuali arretrati.
Dopo la NASpI è il turno del trattamento integrativo. La platea dei percettori combacia in parte con quella che riscuote l’indennità di disoccupazione.
Tale prestazione, infatti, nota anche come Bonus Ex Renzi o IRPEF, spetta ai titolari di reddito da lavoro dipendente o assimilato con un reddito annuo tra gli 8.500 e i 15.000 euro.
Il trattamento integrativo si aggira sui 100 euro mensili e ai disoccupati (sia in NASpI che in DIS-COLL) arriva nei giorni successivi al pagamento dell’ordinaria indennità. Di solito i giorni più gettonati da INPS per erogare la prestazioni sono quelli intorno alla metà del mese. Già da lunedì 14 ottobre, per esempio, i pagamenti potrebbero partire.
I titolari di reddito da lavoro dipendente, invece, trovano il Bonus Ex Renzi in busta paga. Pertanto non è INPS a occuparsene direttamente.
Passata la metà di ottobre partiranno poi gli accrediti dell’Assegno Unico per i figli a carico. I giorni di pagamento si conoscono già. INPS li ha resi noti nel messaggio n. 2302 del 20 giugno:
In questi tre giorni riscuoteranno in particolare coloro che non hanno subito variazioni di importo rispetto ai mesi precedenti. Dal 21 ottobre in poi invece sarà il turno di chi ha diritto a un importo diverso rispetto al solito e di chi aspetta la prima rata in assoluto.
A metà ottobre arriva anche la prima ricarica mensile dell’Assegno di Inclusione, il sussidio che da quest’anno ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. Spetta alle famiglie con un ISEE entro i 9.360 euro in cui vive almeno un soggetto disabile, over 60, minorenne o svantaggiato.
Ci sono due ricariche al mese. La prima è attesa intorno al 15 di ottobre e interessa chi attende la prima mensilità o dei pagamenti arretrati.
La seconda invece coinvolge una platea di percettori più numerosa: tutti quelli che sono in pari con gli accrediti e attendono una mensilità diversa dalla prima. Il pagamento arriva di solito il 27 del mese. A ottobre cade di domenica, pertanto INPS può decidere di:
Sapremo quale via intenderà percorrere l’Istituto Previdenziale solo una volta che saranno partite le lavorazioni. Di norma, due giorni prima del pagamento.
Il sussidio complementare all’Assegno di Inclusione è il Supporto Formazione e Lavoro. A differenza dell’AdI, ha un valore pari a 350 euro mensili per tutti e dura solo 12 mesi senza possibilità di rinnovo. Spetta ai cittadini tra i 18 e i 59 anni, con un ISEE entro i 6.000 euro e che accettano di prendere parte a un percorso di politica attiva del lavoro.
I giorni di pagamento sono gli stessi previsti per l’Assegno di Inclusione. A metà mese riscuotono i nuovi percettori, a fine mese coloro che sono in pari con i pagamenti.
Come detto, il SFL ha una durata massima di un anno. Ciò significa che chi ha ricevuto il sussidio fin da subito, ossia da settembre 2023, ininterrottamente, non avrà la ricarica di ottobre e nemmeno quelle successive. Attesi quindi tagli sulla platea dei beneficiari.
Attesi per ottobre, infine, gli ultimi rimborsi del 730. Spettano a coloro che nella dichiarazione dei redditi hanno indicato l’INPS come sostituto d’imposta: quindi quelli che non hanno un lavoro ma percepiscono la pensione o l’indennità di disoccupazione dall’INPS. I dipendenti, infatti, ricevono il rimborso del 730 direttamente in busta paga erogato dal datore di lavoro in qualità di sostituto di imposta.
Giorni specifici non ce ne sono per ricevere il pagamento. Già dal 1° ottobre però partirà la riemissione dei rimborsi del 730.
Ricordiamo però che hanno diritto al rimborso del 730 solo coloro che hanno avuto un conguaglio IRPEF a credito. Tutti gli altri, invece, subiranno delle trattenute finché il debito non sarà totalmente ripagato.