Assegno Unico, anche a ottobre tutti i genitori con figli a carico che hanno fatto richiesta a INPS della prestazione attendono l’accredito.
L’assegno spetta a tutti coloro che hanno figli a carico, indipendentemente dalla soglia ISEE: l’ISEE ne influenza l’importo mensile, ma non ne condiziona il riconoscimento. Il pagamento avviene mensilmente. Quindi anche a ottobre ci sono dei giorni da segnare sul calendario. Vediamo quali.
Se fino a giugno 2023 i giorni in cui INPS pagava non si sapevano con certezza fino al momento in cui non avvenivano le disposizioni di pagamento, da luglio 2023 i giorni di accredito dell’Assegno Unico non sono più un’incognita: INPS, infatti, ha stabilito con anticipo le date di pagamento insieme alla Banca d’Italia.
Come sempre, i giorni prefissati da INPS per erogare la prestazione per i figli a carico sono tre. A ottobre pagherà:
In questi tre giorni riscuotono coloro che non hanno subito variazioni di importo rispetto al solito. Chi invece a ottobre ha diritto a un importo diverso dal solito dovrà attendere i giorni da lunedì 21 ottobre in poi.
Pagamenti rimandati a fine mese anche per chi attende la prima rata in assoluto perché ha inviato la domanda a settembre.
Come accennato sopra, l’ISEE influenza l’importo in pagamento con l’Assegno Unico ma non ne limita l’accesso. Un ISEE alto rende l’assegno più basso. Al contrario, un ISEE basso fa aumentare l’assegno per i figli a carico.
A far salire l’ISEE ci sono anche i titoli di stato. Il decreto attuativo con il quale il Governo Meloni intendeva estromettere i titoli di stato dal calcolo dell’ISEE, così da incentivarne l’acquisto, per adesso non è mai entrato in vigore. L’auspicio è che se ne riparli nel 2025.