Previdenza integrativa: 6 mesi per aprire alle Trattenute in Busta paga

Il Governo intende rafforzare il secondo pilastro della previdenza, quella cosiddetta “integrativa” o “complementare”. Dopo gli annunci estivi, arriva l’ufficialità della Ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone intervenuta in Senato, in audizione il 3 ottobre, a proposito dell’indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria ha rilasciato importanti dichiarazioni.

“sulla previdenza complementare confermo un nuovo semestre di silenzio-assenso che vuole dire certamente anche investire in diffusione in quello che può essere il percorso”.

Trattenute in Busta paga per finanziare la Previdenza integrativa

Dunque il Governo sta lavorando per istituire un periodo di 6 mesi durante i quali i lavoratori, tramite il meccanismo del silenzio-assenso, potranno optare per l’adesione ai fondi di previdenza complementare. Il sistema prevederà, come già visto nel 2007, il tacito consenso per il lavoratore che non esprimerà un dissenso esplicito. In questo modo la sua quota di TFR mensile, in tutta o in parte, sarà trattenuta e andrà alla previdenza integrativa.

Obiettivo è rafforzare le pensioni del futuro, visto che quelle Inps rischiano di essere sempre più basse.

Il silenzio-assenso faciliterà l’adesione ai fondi cosiddetti ‘negoziali’ cioè costituiti dal sistema delle aziende e dai sindacati. Come per i metalmeccanici Cometa, per i lavoratori del Commercio e dei Servizi Fon.te., solo per citare i due principali fondi per numero di adesioni.

Autorità di Vigilanza sui Fondi Sanitari

Dalla voce della Ministra Calderone arriva anche una proposta destinata a far discutere. Quella di istituire un soggetto pubblico che vigili sui fondi sanitari privati, tra cui quelli previsti dai CCNL. Che erano rimborsi sulle prestazioni sanitarie (diagnostica, esami, visite specialistiche, ecc.).

“Al pari di quello che avviene nella previdenza complementare – ha detto Calderone – , ma lo metto qui come una riflessione, credo sia importante nel settore dell’assistenza sanitaria integrativa prevedere un’Autorità di Vigilanza, un soggetto che abbia la capacità di gestire e riordinare il sistema in un’ottica di efficienza e immediatezza nelle risposte che si attendono i cittadini in termini di trasparenza”