Buoni Pasto a Docenti e ATA. In un Documento spunta la richiesta: “Scuola unica esclusa”

Spunta nuovamente la richiesta di erogare i Buoni Pasto al personale Docente e ATA della Scuola. Il tema torna di interesse nel giorno della riapertura del confronto tra Il Ministero dell’Istruzione e i sindacati sui vari temi che investono il lavoro nella scuola: dai concorsi agli stipendi, passando per la stabilizzazione dei precari.

A porlo sul tavolo questa volta, non è Anief che da sempre porta avanti questa rivendicazione, ma Flc-Cgil. Un segnale positivo che rafforza la posizione sindacale e alza, indubbiamente, le chances di vedere i ticket per il pasto da qui ad un futuro breve, nelle tasche del personale scolastico.

La richiesta di Flc-Cgil in un Documento: “Scuola l’unica esclusa”

Tutte le richieste del sindacato di Via Leopoldo Serra sono state racchiuse in un documento consegnato al Ministero dell’Istruzione. La priorità, si legge, “è lo stanziamento di risorse aggiuntive per il rinnovo del CCNL 2022-2024, circa 6 miliardi, per aprire una trattativa negoziale degna di questo nome”. I sindacati lo dicono da sempre: lo stanziamento previsto dalla Manovra 2024 non è sufficiente per garantire il pieno recupero inflazionistico, “coprono solo 1/3 del tasso di inflazione per il triennio 2022-2024”.

E poi c’è la richiesta dei buoni pasto, che potrebbero essere finanziati anche con maggiori risorse da mettere per il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF). Su questo i sindacati, come anche Anief, hanno già espresso tutta la loro contrarietà. Il finanziamento dei buoni pasto è un beneficio necessario, sottolinea il sindacato, “caso unico in tutto il panorama del lavoro pubblico, risulta privo solo il personale della scuola”.

Le aperture del Ministro Valditara

L’occasione per istituire il diritto al buono pasto potrebbe essere proprio il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca, scaduto il 31 dicembre 2021. Il Ministro Giuseppe Valditara ha fatto due allusive aperture al riguardo: l’impegno a rafforzare le misure di welfare e quello di trovare nuove risorse fresche per dare più soldi negli stipendi di Docenti e ATA.

La trattative per il rinnovo è alle battute iniziali e con la possibilità che arrivino nuove risorse per aumentare gli stipendi sarebbe da considerarsi certo il rinvio al 2025.