I beneficiari dell’Assegno di Inclusione hanno ricevuto la ricarica di metà mese. Questa interessa coloro che attendevano gli arretrati, oppure la prima mensilità.
Per fare domanda di AdI, infatti, non c’è una scadenza, può essere presentata quando si vuole. Ma per ottenere la lavorazione e la Carta occorre attendere la metà del mese successivo.
L’Assegno di Inclusione spetta ai cittadini che vivono in famiglie con un ISEE entro i 9.360 euro e in cui ci sono membri disabili, minorenni, over 60 o svantaggiati. Ha sostituito il Reddito di Cittadinanza insieme al Supporto Formazione e Lavoro.
INPS ne ha mantenuto il calendario dei pagamenti, emettendo due ricariche al mese: quella di metà mese, giunta proprio qualche ora fa sulle carte AdI dei percettori, spetta a chi attende la prima mensilità o gli arretrati. Quella di fine mese, invece, coinvolge tutti gli altri.
Ecco l’importo giunto sulle carte dei beneficiari AdI:
Solo chi ha avuto un esito positivo alle lavorazioni di venerdì scorso ha diritto all’accredito.
L’Assegno di Inclusione non è incompatibile con un’attività lavorativa. I membri della famiglia percettrice di AdI infatti possono svolgere un lavoro. L’assegno non viene decurtato a condizione che il reddito derivante da un’attività di lavoro dipendente non superi i 3.000 euro lordi annui.
Al di sopra di tale soglia, il reddito concorrerà alla determinazione del beneficio economico a decorrere dal mese successivo a quello della variazione.
Ogni variazione va comunicata all’INPS tramite il modello ADI-Com esteso. L’Istituto deve essere informato, appunto, su quali siano i redditi che entrano all’interno del nucleo familiare percettore di Assegno di Inclusione, così eventualmente da ricalcolare l’importo in pagamento.
Se INPS non viene informato di eventuali variazioni può sospendere le ricariche in attesa della comunicazione. Ecco perché alcune famiglie potrebbero non ricevere il pagamento di ottobre.