L’Assegno Unico ci sarà nel 2025. Il governo Meloni sta dimostrando di voler rafforzare tutte le misure a supporto delle famiglie, ed eliminare il sostegno più forte sarebbe stato un controsenso.
La notizia non sta dunque nel rinnovo dell’Assegno Unico, introdotto nel 2022, bensì nel fatto che questo non sarà più utile al calcolo dell’ISEE. Come i genitori auspicavano da molto tempo.
L’Assegno Unico è la prestazione che INPS riconosce a chi ha figli a carico fino a 21 anni. Gli unici a non avere limiti anagrafici sono i figli affetti da disabilità, che possono beneficiare dell’assegno a prescindere dalla loro età.
L’importo mensile è calcolato sulla base dell’età del figlio a carico e dell’ISEE. Più questo è basso e maggiore sarà il valore dell’Assegno Unico. L’importo massimo mensile per un figlio minorenne è pari a 199,40 euro e spetta a chi ha un ISEE entro i 17.090,61 euro. Più il valore dell’ISEE sale e più quello dell’assegno scende. Il minimo spetta a chi ha un ISEE sopra i 45.574,96 euro.
L’ISEE dunque influenza l’importo in pagamento. Tuttavia, ne è anche influenzato. Perché, almeno finora, nel meccanismo di calcolo dell’ISEE l’Assegno Unico fa cumulo. Una regola, questa, che il governo è pronto a modificare nella prossima Legge di Bilancio.
L’Assegno Unico goduto nel 2022 fa salire l’ISEE 2024. Facendo cumulo, impedisce a molte famiglie di accedere ad altri sussidi e bonus. Sono numerose, infatti, le prestazioni alle quali è possibile accedere solo con una determinata soglia ISEE: l’Assegno di Inclusione, per esempio, spetta a chi ha un ISEE entro i 9.360 euro; la Carta Dedicata a te a chi sta sotto i 15.000 euro; la Carta Acquisti, invece, spetta solo con un ISEE entro gli 8.052,75 euro.
La lista è lunga e molte famiglie sono rimaste escluse da tali aiuti per via di un ISEE troppo alto: ISEE sul quale, appunto, influisce l’Assegno Unico percepito per i propri figli a carico. Anche il Bonus Nido per esempio, che spetta solo a chi ha figli sotto i 3 anni, può essere ridotto se l’ISEE dichiarato è alto.
Nel corso del 2024, in più di un’occasione i ministri si erano detti favorevoli a una modifica del meccanismo di calcolo dell’ISEE, ma nel concreto poi non si era fatto nulla e non era arrivato nessun decreto “salva bonus”. Dal 2025 sembra però che le cose siano destinate a cambiare.
Per aggiustare questo paradosso, il governo ha deciso che dal prossimo anno l’Assegno Unico sarà escluso dal calcolo dell’ISEE. In questo modo, l’ISEE diminuirà e le famiglie potranno finalmente accedere a quei sussidi in cui finora non rientravano.