Le famiglie saranno al centro della prossima Legge di Bilancio e lo confermano le misure inserite nel DDL dal governo Meloni.
Rinnovati l’Assegno Unico, il Bonus Nido e la Carta Dedicata a te. La novità è una carta per i nuovi nati, che dovrebbe avere un valore pari a 1.000 euro. Vediamo nel dettaglio quello che si sa finora.
Partiamo dalla Carta Dedicata a te, che nel 25 sarà rifinanziata con 500 milioni di euro. Ha un valore pari a 500 euro, spendibili in generi alimentari e in carburanti. In alternativa, anche per abbonamenti ai mezzi pubblici.
Spetta ai nuclei con un ISEE entro i 15.000 euro in cui nessun membro beneficia di altri sussidi statali. Le carte sono limitate, pertanto la priorità nell’assegnazione, come già accaduto nel 2023 e nel 2024, verrà data alle famiglie composte da almeno 3 persone.
Il Bonus Nido non è stato solo confermato nel 2025, ma verrà anche potenziato. Ne hanno diritto coloro che hanno figli fino a 3 anni di età che frequentano l’asilo nido o che hanno bisogno di assistenza sanitaria domiciliare perché affetti da gravi patologie croniche.
L’importo varia a seconda dell’ISEE: il massimo erogabile è pari a 3.000 euro. Nel 2024 è salito a 3.600 euro, ma solo per le famiglie con un ISEE entro i 40.000 euro e in cui è già presente almeno un figlio con meno di dieci anni. Nel 2025 il governo ha intenzione di rinforzarlo.
La novità che colpisce l’Assegno Unico non è di poco conto. Gli importi saranno rivalutati all’inflazione, come ogni anno, ma non è questo l’aspetto fondamentale. Cosa più importante, infatti, è che non verrà calcolato nell’ISEE.
Il governo ha finalmente deciso di migliorare il meccanismo di calcolo dell’ISEE, escludendovi l’assegno unico. Così facendo, questo non comprometterà il riconoscimento di altre prestazioni di natura previdenziale.
Il governo ha ritoccato anche il congedo parentale, il cui potenziamento era già partito l’anno scorso, quando il valore dell’indennità per un’ulteriore mensilità da fruire entro i 6 anni del figlio è passato dal 30 al 60 per cento della retribuzione.
Per quest’anno, inoltre, l’Esecutivo ha previsto due mesi di congedo parentale indennizzati all’80%. Con l’aggiunta che l’ulteriore mese di congedo poteva essere fruito alternativamente dai genitori, se lavoratori dipendenti, che terminavano il congedo di maternità o di paternità obbligatorio dopo il 31 dicembre 2023.
Nel 2025 i mesi di congedo indennizzati all’80% diventeranno tre.
Un’ulteriore novità che entrerà nella Legge di Bilancio 2025 è l’estensione del bonus mamma alle lavoratrici autonome.
Fino a quest’anno, infatti, hanno diritto all’esonero della contribuzione previdenziale, fino a un massimo di 3.000 euro annui, solo le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato. Dal prossimo anno potranno goderne anche le autonome.
Naturalmente, essendo un bonus rivolto esclusivamente alle madri, rimane il vincolo dei figli a carico: la Legge di Bilancio dell’anno scorso ne aveva previsti almeno tre, ma nel 2024 in via sperimentale ne hanno beneficiato anche le lavoratrici madri di solo due figli. Pare che ci sarà la proroga.
La vera novità contenuta nella Manovra 2025 è la carta per i nuovi nati dal valore di 1.000 euro per ogni nuovo nato. La misura intende aiutare le famiglie alle prese con le spese per i figli nei primi anni di vita.
Per adesso non si hanno altri dettagli: si sa solo che andrà ai nuclei il cui ISEE non supera i 40.000 euro.