Gli importi dell’Assegno di Inclusione in erogazione da Inps in questi mesi sono troppo bassi e non consentono alle famiglie di uscire dall’indigenza. A dirlo non sono i percettori stessi ma – indirettamente – l’ISTAT nell’ultima indagine sulla povertà delle famiglie italiane.
I numeri che vengono fuori sono impressionanti: in Italia ci sono 5,7 milioni di famiglie in stato di povertà. La condizione coinvolge tutti, lavoratori dipendenti – in particolare le qualifiche operaie – e gli autonomi.
Non sono esenti, naturalmente, anche i disoccupati e comunque tutti coloro che per reddito basso, percepiscono l’Assegno di Inclusione. L’importo minimo mensile dell’AdI in caso di unico componente del nucleo è di 500 euro. Il valore sale in funzione della scala di equivalenza, un moltiplicatore che mette dentro altri componenti in condizioni di fragilità e fa salire la rata mensile.
Ma gli importi sono adeguati e garantiscono un reddito base per la spesa dei nuclei familiari? Certo che no. Basti pensare i che gli importi sono gli stessi di 5 anni fa, quando fu istituito il Reddito di Cittadinanza – poi soppresso – e quando il costo dei beni alimentare e delle bollette era più basso. Col post-Covid e le guerre si è assistiti ad un rialzo dei prezzi anche superiore al 10%. Ma Inps continua ad erogare gli stessi importi di 5 anni fa.
Difficile sapere quali sono gli importi dell’Assegno di Inclusione che in questa fase sarebbero in grado di offrire un aiuto concreto alle famiglie. Un’indicazione in tal senso arriva dall’ISTAT che ha stabilito la soglia, variabile in base alla composizione del nucleo familiare, che garantisce una spesa minima per acquisire beni e servizi. Questa soglia è la Linea di povertà.
Secondo l’Istituto di Statistica un nucleo composto da un membro deve avere poter avere una capacità di spesa di 726,53 euro, un nucleo di 2 membri di 1.210,89 euro, una famiglia di 3 membri di 1.610,48 euro e così via.
Ampiezza della Famiglia | Linea di povertà ISTAT |
1 | 726,53 euro |
2 | 1.210,89 euro |
3 | 1.610,48 euro |
4 | 1.973,75 euro |
5 | 2,300,69 euro |
6 | 2.615,52 euro |
7 e più | 2.906,14 euro |
Questo dimostra che il sistema della scala di equivalenza AdI non riesce a garantire l’uscita dalla condizione di povertà. Per cui il Governo dovrebbe provvedere – come si era ipotizzato – a rivalutare gli importi mensili dell’Assegno di Inclusione, erogati da Inps, secondo la direttrice stabilita dall’ISTAT.