Manovra 2025: addio al Bonus nel Cedolino paga. Ma c’è chi ci guadagna

Manovra 2025, la prossima legge di bilancio sancirà il tramonto del “bonus Meloni” introdotto con il decreto lavoro del 1° maggio 2023.

Manovra 2025, il bonus da contributivo diventa fiscale

Possiamo così schematizzare i cambiamenti previsti dalla prossima legge di bilancio nella quale sarà riformata la decontribuzione:

  • imponibile previdenziale fino a 20.000 euro rimane il rimborso dei contributi fino al 7%;
  • imponibile fiscale fino a 35.000 euro, vengono riconosciute circa 100 euro di detrazioni fiscali;
  • dai 35.001 ai 40.000 euro la detrazione d’imposta decresce, fino ad azzerarsi.

In questo modo il beneficio viene spostato in larga parte sulla fiscalità.

Manovra 2025: più vantaggi che svantaggi dalla semi abrogazione del bonus Meloni

I lavoratori dipendenti avranno questi vantaggi con la detrazione di 100 euro:

  • viene corrisposta anche nei mesi in cui viene superato l’imponibile previdenziale di 2.692 euro (per esempio con il FIS);
  • non entra in conflitto con gli emolumenti a tassazione separata;
  • non influisce con l’ISEE in quanto è fiscalmente neutra e, pertanto, al contrario del bonus Meloni, non finisce con il diminuire l’eventuale assegno unico percepito.

Avvantaggiate le lavoratrici col “bonus mamma”

Particolarmente avvantaggiate saranno le donne con il “Bonus mamma” per due motivi:

  • il bonus per le donne con due figli inferiori a 10 anni è stato prorogato anche per il 2025;
  • la detrazione di 100 euro può coesistere con il bonus mamma.

Le donne lavoratrici che hanno diritto al bonus, quindi, avranno un doppio vantaggio.

Ridotto l’effetto fiscal drag

L’introduzione della detrazione di 100 euro a scalare per i redditi da 35.001 a 40.000 euro riduce l’effetto del drenaggio fiscale.

Il drenaggio fiscale è quel fenomeno per il quale, all’aumento del reddito, aumenta la tassazione in misura tale da annullare l’aumento.

In questo caso, tenendo conto che potrebbero esserci benefici contrattuali che aumentano il reddito, viene limitato l’effetto.

Conclusioni

L’aver trasformato la decontribuzione in detrazione d’imposta ha reso più equo l’intervento.

Infatti, mentre il bonus della decontribuzione veniva corrisposto mensilmente in base all’imponibile previdenziale, in questo caso viene effettuato un conguaglio con i redditi complessivi percepiti durante l’anno rendendo finalmente il bonus uguale per tutti a parità di reddito.