È in corso la seconda mandata di pagamenti dell’Assegno Unico, quella che interessa coloro che rispetto a settembre hanno subito variazioni di importo.
Ciò non significa però che la prima tornata di accrediti sia completata totalmente. C’è infatti chi ancora aspetta il pagamento, e chi addirittura ancora non legge la data valuta.
Nel messaggio n. 2302 del 20 giugno scorso INPS ha reso note le date di pagamento dell’Assegno Unico per i figli a carico. Lo ha fatto per facilitare i beneficiari, che in questo modo sanno esattamente quando riscuoteranno la somma che spetta loro per i figli a carico.
A ottobre, per esempio, chi non ha subito variazioni di importo rispetto a settembre ha ricevuto il pagamento tra il 16 e il 18.
Da questa settimana, invece, sono partite le erogazioni verso coloro che a ottobre hanno diritto a un importo diverso dal solito. Una divisione, questa, pensata da INPS per prendersi un po’ più di tempo per calcolare i nuovi importi.
Tuttavia, anche con un calendario dei pagamenti predefinito, non sempre tutto fila liscio. Succede infatti che una parte dei beneficiari abbia difficoltà a visualizzare la data di pagamento dell’Assegno Unico, che solitamente appare sui Fascicoli Previdenziali circa una settimana prima dell’accredito.
Qualcuno ha deciso di rivolgersi a INPS per avere spiegazioni in merito. Tramite social, l’Istituto ha così risposto:
INPS fa sapere che a volte la data viene pubblicata sul Fascicolo Previdenziale solo uno o due giorni prima dell’accredito effettivo. Altre volte, invece, può capitare che non venga nemmeno pubblicata. Ciò non compromette la buona riuscita del pagamento. La pratica, infatti, viene comunque liquidata.