Il Bonus Natale da 100 euro spetterà anche ai lavoratori metalmeccanici, sia con contratto a tempo indeterminato sia a tempo determinato. A tenere dentro o fuori i lavoratori è il reddito massimo di 28.000 euro. Ecco perchè TuttoLavoro24.it ha preparato uno schema che sintetizza a chi spetta il Bonus in base al livello di inquadramento. Per visualizzarlo clicca qui.
Ma per avere il Bonus, la soglia reddituale non è tutto. Lo ricorda una nota dell’Ufficio Sindacale della Fiom-Cgil.
Il Bonus non viene erogato in automatico ma occorre presentare un’apposita richiesta al proprio datore di lavoro in cui si evidenziano i dati familiari. In estrema sintesi spetta se:
1) se il coniuge non legalmente ed effettivamente separato e almeno un figlio, sono entrambi a carico, oppure almeno un figlio a carico, ove l’altro genitore manchi o non abbia riconosciuto il figlio e il contribuente non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato, o se vi siano figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato. Ai coniugi sono equiparate le parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso;
2) fa parte di un nucleo familiare mono genitoriale.
Si intende per nucleo mono genitoriale quello in cui, alternativamente:
– l’altro genitore è deceduto;
– l’altro genitore non ha riconosciuto il figlio nato fuori del matrimonio;
– il figlio è stato adottato da un solo genitore oppure è stato affidato o affiliato a un solo genitore.
Occorre ricordare che la condizione prevista per essere considerati a carico per la percezione del bonus è che il coniuge o il figlio abbiano un reddito complessivo non superiore a 2.840,51€, al lordo degli oneri deducibili, con innalzamento a 4.000€ nel caso di figli di età non superiore a 24 anni.
Il lavoratore deve sapere che altri redditi possono alzare la soglia reddituale di 28.000 euro (calcolata entro il 12 gennaio 2025), come ad esempio i redditi degli affitti assoggettati a cedolare secca o a imposta sostitutiva.
Inoltre il Bonus spetta sulla Tredicesima a chi ha capienza fiscale, cioè ha un reddito non inferiore a 8.500 euro nel 2024.
L’importo di 100 euro va va riproporzionato in base ai giorni di lavoro che hanno dato diritto alla retribuzione, ovvero al periodo lavorato.
Nessuna riduzione del bonus deve essere effettuata in presenza di particolari modalità di articolazione dell’orario di lavoro (ad esempio il part-time orizzontale, verticale o ciclico).
In presenza di più redditi di lavoro dipendente, nel calcolare il numero dei giorni per i quali spetta il bonus, i giorni compresi in periodi contemporanei devono essere computati una sola volta.
Il dipendente che ha cessato l’attività lavorativa nel corso del 2024 può beneficiare dell’indennità direttamente nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno d’imposta 2024. Vale a dire nel 730/2025 relativo ai redditi del 2024.