Manovra 2025, cambiano gli Stipendi dei Dipendenti pubblici [TABELLA PER FASCE DI REDDITO]

Manovra 2025, siamo finalmente in grado di sciogliere la riserva e di calcolare, in questo articoloabbiamo evidenziato in via teorica cosa potrebbe succedere alle tasche dei lavoratori del pubblico impiego.

La difficoltà nel ricalcolare il nuovo cuneo fiscale sta nel fatto che prima questo era calcolato sull’imponibile previdenziale mentre ora si passa all’imponibile fiscale.

Manovra 2025: dall’imponibile previdenziale all’imponibile previdenziale

Se l’imponibile previdenziale significa stipendio al lordo dei contributi (e in questo caso basta prendere il lordo previdenziale e applicare la percentuale di cuneo, uguale per tutti i dipendenti pubblici e privati), l’imponibile fiscale si calcola diversamente.

I contributi a carico dei dipendenti pubblici (Stato e Scuola) sono maggiori rispetto ai privati in quanto così composti:

  • 8,80% fondo pensione;
  • 2,00% TFS/TFR
  • 0,35% fondo credito

Il totale delle ritenute previdenziali a carico del dipendente sono, pertanto, circa l’11,15% mentre nel privato l’aliquota per il fondo pensione è pari al 9,19%.

A parità di imponibile previdenziale, pertanto, l’imponibile fiscale è diverso tra dipendenti pubblici e privati.

Manovra 2025, il bonus Meloni assomiglia al “bonus Renzi”

Ricapitoliamo i cambiamenti previsti dalla prossima legge di bilancio che prevede i seguenti bonus:

  • 7,1% per coloro che hanno un imponibile fiscale inferiore a 8.500 euro;
  • 5,3% per coloro che hanno un imponibile fiscale tra gli 8.501 e i 15.000 euro;
  • 4,8% per coloro che hanno un imponibile fiscale tra gli 15.001 e i 20.000 euro;
  • detrazione d’imposta fissa di 1.000 euro annui per coloro che hanno un imponibile fiscale tra i 20.001 e i 32.000 euro;
  • dai 35.001 ai 40.000 euro la detrazione d’imposta di 100 euro decresce fino ad azzerarsi.

Gli effetti sugli Stipendi dei Dipendenti pubblici

Secondo i nostri calcoli, i benefici per i dipendenti sono inferiori rispetto alla precedente normativa.

Solo a partire dai 32 mila euro infatti cominciano i guadagni a favore dei dipendenti.

Tuttavia, gli elementi di positività, rispetto alla precedente situazione, sono maggiori in quanto:

  • lo stipendio mensile è più stabile;
  • non ci sono mensilità in cui il cuneo fiscale non viene erogato per superamento dell’imponibile previdenziale;
  • viene effettuato il conguaglio a fine anno e non ci sono differenze tra contribuenti;
  • non entra in conflitto con gli emolumenti a tassazione separata;
  • non influisce con l’ISEE in quanto è fiscalmente neutra e, pertanto, al contrario del bonus Meloni, non finisce con il diminuire l’eventuale assegno unico percepito.