Nel 2025 il Bonus Meloni cambia pelle. Se nel 2024 questi era calcolato sull’imponibile previdenziale, il prossimo anno verrà calcolato sull’imponibile fiscale.
Con conseguenti ripercussioni sulle buste paga dei lavoratori interessati.
Il Bonus Meloni rientra tra le misure che il Governo ha introdotto per alleggerire il carico fiscale dei lavoratori. Si tratta, infatti, del taglio del cuneo contributivo per i redditi fino a 35.000 euro lordi nel 2024. In particolare:
Applicando tale riduzione, il netto in busta paga è aumentato. Il prossimo anno il governo ha intenzione di applicare delle correzioni alla natura del taglio.
Come anticipato a inizio articolo, il bonus sarà calcolato non sull’imponibile previdenziale ma su quello fiscale. Il taglio quindi avverrà sull’IRPEF e non sui contributi a carico del lavoratore. Una decisione presa per evitare di squilibrare il rapporto tra contributi all’INPS e prestazioni.
Tuttavia, secondo i calcoli effettuati dai tecnici di TuttoLavoro24.it, i benefici per i dipendenti sono inferiori rispetto alla precedente normativa. La tabella seguente spiega il perché. La perdita, rispetto al sistema attuale, è di 66,17 euro per chi ha un imponibile di 8.500 euro, mentre arriva a 1.093,42 euro per chi ha un reddito fino a 31.000 euro.
Come si evince dalla tabella, solo a partire dai 32 mila euro di imponibile fiscale cominciano i vantaggi a favore dei dipendenti. Con la nuova versione del Bonus Meloni dal 2025, infatti, se il reddito complessivo del lavoratore supera i 32.000 euro, spetta una detrazione decrescente al crescere del reddito, che arriva poi ad azzerarsi per i soggetti con reddito pari a 40 mila euro.