Gli stipendi dei docenti e ATA non saranno più gli stessi a partire dal prossimo gennaio. La Manovra di Bilancio che il Governo ha approvato rivede il Bonus della decontribuzione e lo sposta sullo sconto fiscale. Ma il risultato sarà una perdita secca nel cedolino paga che può arrivare anche a 150 euro annui.
Vediamo quali sono le categorie più penalizzate.
I calcoli li abbiamo fatti con i nostri esperti, esaminando i minimi retributivi per ogni qualifica della Scuola. Per approfondire le tabelle clicca qui.
Quel che viene fuori è che il personale maggiormente penalizzato sono i docenti che si collocano nella Fascia 9 e nella Fascia 15. In alcuni casi anche nella Fascia 21. Vediamo i livelli di istruzione coinvolti.
Vediamo il caso dei docenti diplomati di Scuola Secondaria:
Anzianità Docente | Perdita annua sugli stipendi |
Fascia 9 | 37,92 euro |
Fascia 15 | 139,16 euro |
Fascia 21 | 103,73 euro |
Scuola secondaria di I grado:
Anzianità Docente | Perdita annua sugli stipendi |
Fascia 9 | 123,11 euro |
Fascia 15 | 135,11 euro |
Scuole secondaria di II grado:
Anzianità Docente | Perdita annua sugli stipendi |
Fascia 9 | 149,56 euro |
Fascia 15 | 77,57 euro |
Se è vero che una parte dei docenti col passaggio dal Bonus decontribuzione al Bonus defiscalizzazione perderà una parte dei soldi dal cedolino, dall’altra parte potrà contare su alcuni vantaggi. Innanzitutto una maggiore stabilizzazione degli importi che di mese in mese, varieranno di meno rispetto ad oggi.
Inoltre il Bonus fiscale non crea quell’effetto del Bonus contributivo, per cui in alcuni mesi c’era il vantaggio economico e in altri non più. Si pensi al caso degli emolumenti legati al FIS (attività aggiuntive) per il personale scolastico: dal 2025 ricevere le competenze del FIS non si tradurrà in un abbattimento dello stipendio netto come avvenuto tra settembre e ottobre di quest’anno agli insegnati.