Stipendi di novembre, ci segnalano dalle province della Romagna che il Personale Scolastico ha potuto visionare all’inizio del mese importi molto bassi. Gli stipendi sono fortemente ridotti dai debiti. Vediamo di quali si tratta.
Ad essere colpiti dal recupero sono soprattutto precari e coloro che hanno effettuato assenze.
La Ragioneria Territoriale dello Stato ha inserito questi debiti dormienti soprattutto relativi ad assenze segnalate dalle Scuole fino 10 anni fa.
I debiti più alti riguardano periodi di aspettativa non retribuita e cessazioni di contratti non interamente saldate.
Una delle questioni più critiche sollevate dai lavoratori riguarda il motivo per cui questi debiti non siano stati recuperati tempestivamente, e solo ora siano stati presi in considerazione.
Più di qualche dipendente ci ha segnalato di essere in difficoltà economica, in quanto lo stipendio, in certe situazioni, è diminuito fino a 200 euro netti.
Un aspetto fondamentale che i dipendenti devono verificare è se il debito sia ancora esigibile o sia caduto in prescrizione.
I debiti verso lo Stato si prescrivono in dieci anni.
Un’insegnante ci ha segnalato che il periodo addebitato riguarda un’aspettativa del 2016. L’insegnante ricorda di aver già rimborsato il debito ma, a causa di continui traslochi, la documentazione potrebbe essere stata perduta.
Abbiamo consigliato all’insegnante di rivolgersi alla propria Ragioneria Territoriale che potrà riscontrare se sono state generate le quietanze di versamento presso la Banca d’Italia.
Nel caso in cui si rilevino anomalie o si riscontri che il debito sia già stato saldato o prescritto, è opportuno agire prontamente.
La prima cosa da fare è interloquire con la Ragioneria Territoriale dello Stato, allegando tutta la documentazione necessaria a supporto della propria posizione.
Un’altra situazione che potrebbe dare adito a contestazione, è la mancata comunicazione del debito in caso di importi importanti.