Bonus Natale, NoiPA può raddoppiare a 200€: ecco cosa fare subito

Il Bonus Natale di 100 euro può raddoppiare, sia per i lavoratori del settore privato che del pubblico impiego. Il “bis” non può riguardare tutti indistintamente ma occorre rientrare in una casistica ben precisa. Vediamo quale, tenendo presente che i tempi per inviare la domanda sono veramente stretti.

Bonus con la Tredicesima: c’è poco tempo su NoiPA

NoiPA ha stabilito che le domande per avere il Bonus Natale chiuderanno il 22 novembre 2024 alle ore 12:00. C’è davvero poco tempo quindi, salvo possibilità di proroga all’ultimo minuto. Ipotesi non da escludersi visto che durante l’apertura della procedura sono mutati i requisiti, che ampliano la platea. Ma per NoiPA è anche questione di tempi e di emissioni. Per cui appare difficile che si procederà ad una proroga dei termini.

Va sempre ricordato che – in presenza di tutti i requisiti – chi non avrà il Bonus a Natale, con al Tredicesima, può sempre recuperarlo con la dichiarazione dei redditi relativi al 2024, che si potrà fare da marzo 2025.

Quando è possibile avere 200 euro anziché 100

Abbiamo visto che il Bonus Natale è collegato alla presenza di almeno un figlio fiscalmente a carico. Il lavoratore (o la lavoratrice) dipendente può fare domanda solo se ha almeno un figlio. Il form di domanda predisposto da NoiPA prevede infatti l’inserimento del Codice Fiscale del figlio fiscalmente a carico.

Il Bonus non può essere ripetuto nello stesso nucleo familiare, lo ha stabilito il Decreto Fiscale (Dl 167) che ha cambiato i requisiti. Quindi in una coppia di lavoratori dipendenti dovrà essere solo uno dei due a presentare domanda. Salvo in un caso.

Possono essere entrambi i lavoratori dipendenti a presentare domanda ed avere entrambi il Bonus (100 euro a testa) se la coppia, con un figlio fiscalmente a carico non è:

  • né sposata né unita civilmente;
  • né risultino all’anagrafe come come conviventi.

Lo si evince, secondo quanto scrivono gli esperti de Il Sole 24 Ore, dagli ultimi chiarimenti divulgati dall’Agenzia delle Entrate con la circolare 22/2024.