Si faranno sentire con uno sciopero convocato per il prossimo mese di dicembre i lavoratori metalmeccanici della Volkswagen in Germania.
La situazione che si sta creando è senza precedenti, tra minacce di licenziamenti collettivi (si è parlato di 30.000 unità) e tagli di stipendio. E così scende in pista il potente sindacato IG Metall guidato dalla presidente del comitato aziendale generale della Volkswagen, Daniela Cavallo, tedesca di origini calabresi.
La scorsa settimana c’è stato l’ultimo incontro tra le parti che non ha portato ad alcun risultato. Anche perchè dall’azienda di Wolfsburg fanno sapere che è necessario un risparmio sul costo del lavoro di 1,5 miliardi di euro, da raggiungere con chiusura degli stabilimenti, reparti e licenziamenti di massa.
Ai metalmeccanici che rimarranno in forza Volkswagen chiede inoltre un taglio salariale forfettario del 10% nonché una moratoria per la tornata contrattuale del 2024, la cancellazione dell’indennità mensile di contrattazione collettiva pari a 167 euro e l’abolizione dei bonus anniversario per i dipendenti a lungo termine.
L’obbligo di tregua sindacale scade sabato 30 novembre e mentre il sindacato è pronto a proclamare lo sciopero per i primi giorni di dicembre, si registrano già diverse iniziative sul territorio.
Il gruppo conta 120.000 addetti distribuiti in 10 fabbriche, di cui 6 in Bassa Sassonia e 3 in Sassonia.
7.000 di questi sono già scesi in piazza nei giorni scorsi per manifestare contro i piani del consiglio di amministrazione e di quella che chiamano “lista dei veleni” di tagli salariali.