Lo sciopero dei servizi che svolgono trasporto passeggeri deve essere ridotto a 4 ore. E’ questa la decisione della Commissione di garanzia sugli Scioperi che invita i sindacati a rivedere la durata della mobilitazione in programma per venerdì 29 novembre 2024.
I sindacati sono avvisati. Dal Ministero dei Trasporti può presto arrivare un provvedimento di precettazione: di riduzione da 24 a 4 le ore di sciopero.
L’invito della Commissione di Garanzia prevede la riduzione dello sciopero da 24 ore a 4 ore.
In questo caso i disagi per la protesta del personale addetto al trasporto pubblico locale di metropolitana, bus e tram, saranno minori. Possibile che lo sciopero venga collocato solo nella fascia mattutina della giornata lavorativa di venerdì 29 novembre: dalle 9:00 alle 13:00.
Coinvolto anche il trasporto aereo. Gli esiti della decisione del Ministero dei Trasporti e dei sindacati si saprà nel tardo pomeriggio di oggi, dopo l’incontro fissato da Matteo Salvini a Piazzale Porta Pia alle ore 16:30.
Lo sciopero non interesserà in alcun modo il trasporto treni, settore già escluso dallo sciopero.
Nella lettera scritta dalla Commissione di garanzia si legge che alla base della richiesta di rivedere la durata dello sciopero c’è il ”fondato pericolo di pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati”.
Tre sono i motivi.
Alto numero di scioperi proclamati da una “pluralità di soggetti differenti”. “concentrazione” di più “azioni di sciopero aventi, per definizione, carattere universale e trasversale a tutti i servizi pubblici essenziali – sì da impedire di fatto ai cittadini di fruire delle offerte alternative normalmente praticabili nei mercati di riferimento, nonché di accedere a servizi interconnessi – con una inevitabile acutizzarsi dei pregiudizi per l’utenza, ben oltre il carattere fisiologico dei disagi arrecati dallo sciopero”.
Il terzo motivo – scrivono dalla Commissione – “il fondato rischio di una cospicua adesione anche da parte di lavoratori non iscritti alle Organizzazioni sindacali proclamanti, rispetto alle dinamiche fisiologiche ed ai dati storici di adesione con riferimento ai singoli servizi pubblici essenziali interessati dalle concomitanti astensioni, con conseguente aumento dell’imprevedibilità, che si scarica in particolare sui cittadini utenti dei servizi”