L’esclusione dei titoli di Stato e dei buoni postali dall’ISEE 2025 avrà benefici per tutti i cittadini che intendano richiedere dei sussidi o dei bonus statali. Abbassare l’ISEE, infatti, rende più facile l’accesso a tali prestazioni. Tra queste può rientrare l’Assegno di Inclusione.
L’Assegno di Inclusione è il sussidio che da gennaio 2024 ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. Possono beneficiarne le famiglie con un ISEE entro i 9.360 euro in cui sono presenti membri disabili, over 60, minorenni o svantaggiati. Non c’è possibilità di accedere al sussidio se non rispetta la soglia economica.
La stessa cosa vale anche per il sussidio complementare all’AdI, il Supporto Formazione e Lavoro: per questo addirittura il limite ISEE è pari a 6.000 euro. Ne hanno diritto i cittadini tra i 18 e i 59 anni che accettano di prendere parte a un percorso di politica attiva del lavoro.
Con la novità introdotta dalla legge di Bilancio per il 2024, finora inapplicata ma che nel 2025 finalmente diventerà operativa, abbassare il limite ISEE sarà più facile. I titoli di Stato e i buoni postali fino a 50.000 euro, infatti, saranno esclusi dal calcolo dell’indicatore economico. Una soluzione a cui il Governo Meloni è ricorso per incentivare l’acquisto dei titoli da parte dei cittadini.
Avere titoli di Stato o prodotti finanziari di raccolta del risparmio (come BoT, CTz, BTp, CcT, buoni postali fruttiferi, libretti di risparmio postale) fino a 50.000 euro, dunque, non intaccherà minimamente l’ISEE. Così facendo si potranno acquistare dei titoli e, allo stesso tempo, beneficiare dell’Assegno di Inclusione. Naturalmente a patto che il proprio ISEE rimanga non superi i 9.360 euro e che si rispettino gli altri requisiti.
Quanto detto vale anche per tutte le altre prestazioni previdenziali. Lo conferma la stessa relazione tecnica al Dpcm correttivo del regolamento ISEE: la novità produrrà «l’effetto di far diminuire il valore dell’Isee con conseguenze in termini di maggiori spese per prestazioni legate alla prova dei mezzi misurata attraverso l’ISEE». Rientrano tra queste l’Assegno Unico, il Bonus Nido, la Carta Acquisti, la Carta Dedicata a te. Ma anche il SFL, come accennato sopra.
Va comunque tenuto a mente che l’ISEE fa riferimento alla situazione economica di due anni prima. A venire esclusi dall’indicatore 2025 saranno quindi i titoli posseduti al 2023.