Assegno Unico 2025, niente domanda di rinnovo: basta l’ISEE

Per avere l’Assegno Unico anche nel 2025 non servirà presentare una nuova domanda. Tuttavia, per ricevere il pagamento sarà fondamentale rinnovare l’ISEE.

Ogni anno l’importo dell’Assegno Unico varia rispetto all’anno precedente. Per due motivi:

  1. viene rivalutato all’inflazione;
  2. viene ricalcolato in base al nuovo ISEE.

Se l’aliquota dell’inflazione viene stabilita dall’ISTAT alla fine di ogni anno, l’ISEE deve essere presentato direttamente dai genitori beneficiari.

Assegno Unico 2025, va rifatta la domanda?

L’Assegno Unico è la prestazione che INPS riconosce, previa domanda, a chi ha figli a carico fino a 21 anni. Non ci sono tetti anagrafici se il figlio è affetto da disabilità. L’ISEE non limita l’accesso alla prestazione, tuttavia ne influenza l’importo mensile. Più l’ISEE è alto e minore sarà il valore dell’assegno. E viceversa.

Pertanto rinnovare l’ISEE è fondamentale, perché solo presentando l’ISEE aggiornato si avrà la certezza di ricevere un importo adeguato alla propria situazione economica.

Inoltre, l’aggiornamento dell’ISEE comporta in automatico il rinnovo della domanda di Assegno Unico. Lo conferma INPS tramite i social:

Come fa sapere l’Istituto Previdenziale a questo utente, la domanda di Assegno Unico non va ripresentata ogni anno. Basterà rinnovare l’ISEE e l’importo verrà ricalcolato in automatico dall’INPS.

È bene ricordare che l’ISEE fa riferimento alla situazione economica di due anni prima. Quindi l’ISEE del 2025 è una panoramica del 2023.

Cosa serve per presentare l’ISEE

Dal 2025, ai fini dell’assegnazione del Bonus Nido e del Bonus nuove nascite, l’Assegno Unico sarà escluso dal calcolo dell’ISEE. Ciò significa che quanto percepito per i figli a carico nel 2023 non intaccherà l’ISEE 2025. In questo modo, l’ISEE diminuirà e le famiglie potranno finalmente accedere a quei sussidi in cui finora magari non rientravano.

Allo stesso modo, saranno esclusi dall’ISEE 2025 anche i titoli di Stato fino a 50.000 euro. Rientrano tra questi i bot, btp, i buoni postali e i libretti di risparmio.

Tra i documenti che vanno forniti al CAF quando si presenta l’ISEE ci sono:

  • i codici fiscali del richiedente e dei figli a carico;
  • l’eventuale contratto di locazione;
  • il 730 e tutte le altre certificazioni che attestano la percezione di compensi non inclusi nel 730;
  • la giacenza media annua per depositi bancari e postali;
  • l’indicazione dei veicoli posseduti;
  • quelli che attestano il valore del patrimonio mobiliare.

Le prime rate di Assegno Unico a essere ricalcolate con il nuovo ISEE sono quelle in pagamento a febbraio. Ma solo se l’ISEE è stato presentato entro il 31 gennaio.