Rimborso 730: accrediti entro 15 giorni. Ecco le prove

In arrivo nuovi rimborsi del 730 per chi non ha indicato il sostituto d’imposta nella dichiarazione dei redditi. Quindi, per chi attende l’accredito dall’Agenzia delle Entrate.

Chi effettua il rimborso del 730

Tutti i titolari di un reddito devono presentare la dichiarazione dei redditi. Sia i titolari di reddito da lavoro dipendente che assimilato. Così come i titolari di indennità di disoccupazione e i pensionati. Il rimborso spetta a chi avrà un IRPEF a credito.

Chi ha indicato il sostituto d’imposta effettuando la dichiarazione dei redditi con Modello 730 avrà il rimborso Irpef direttamente dal sostituto di imposta:

  • l’INPS, nel caso dei pensionati o dei titolari di indennità di disoccupazione;
  • il datore di lavoro, nel caso di lavoratori dipendenti.

Il primo lo pagherà tramite un bonifico a parte. Il secondo invece lo accredita in busta paga.

Ad accreditare il rimborso del 730 (o Modello Redditi PF) con un ordinativo di pagamento a parte è anche l’Agenzia delle entrate, che entra in scena quando il contribuente non ha indicato alcun sostituto d’imposta.

Quando arriva dall’Agenzia delle entrate

In caso di presentazione della dichiarazione dei redditi senza l’indicazione del sostituto, le somme risultanti a credito dal prospetto di liquidazione sono rimborsate dall’Agenzia delle entrate.

Tali pagamenti partiranno a breve. Da qualche giorno, infatti, i contribuenti interessati hanno trovato la conferma della disposizione di pagamento del rimborso relativo all’anno 2023 da parte dell’Agenzia delle entrate:

L’accredito effettivo dovrebbe arrivare entro quindici di giorni, quindi prima di Natale.