Metà degli arretrati relativi al rinnovo del CCNL 2022-2024 sono stati ‘di fatto’ già erogati, nonostante l’accordo tra Aran e sindacati della Scuola non sia stato ancora sottoscritto. Anzi le trattative non sono neppure ancora partite.
Gli importi retributivi che docenti e Ata matureranno alla data del 31 dicembre 2024 (data di scadenza del triennio) dovranno quindi essere scorporati. Vediamo da cosa e per quali cifre.
Tutto ciò è possibile in virtù del meccanismo di erogazione automatica dell’Indennità di Vacanza Contrattuale a decorrere da quando scade il CCNL. Dal 1° gennaio 2022 in avanti, su ogni cedolino paga, Docenti e ATA ricevono l’accredito di una voce che si chiama IVC. Indennità di Vacanza Contrattuale per l’appunto.
Un emolumento che serve proprio a ristorare l’assenza di un adeguamento economico. E’ una voce temporanea che cessa di essere corrisposta nel momento in cui il CCNL viene sottoscritto. Ma a causa dei continui ritardi accumulati nei rinnovi contrattuali, per il triennio 2019-2021 e ora per il triennio 2022-2024, questa voce non cessa mai di essere presente nel cedolino.
A partire dal 1° gennaio 2025 decorre la seconda vacanza contrattuale, che sarà monetizzata mensilmente sul cedolino ancora con la voce IVC.
L’IVC erogato per tutto il triennio contrattuale 2022-2024, dunque fino al 31 dicembre 2024, sarà scalato dall’ammontare degli aumenti e degli arretrati che saranno corrisposti una volta rinnovato il CCNL Scuola. Probabilmente nel 2025. Salvo ulteriori intoppi.
L’aspetto maggiormente destabilizzante sarà il peso che questo IVC avrà nella determinazione dell’Arretrato, considerato che per il 2024 in particolare vi è stata anche la rivalutazione dell’IVC, pari a 6,7 volte dell’importo base, erogato a in un’unica soluzione a dicembre 2023. Questo andrà ad incidere sugli arretrati complessivi, facendo diminuire drasticamente gli importi da liquidare.
Sulla base dello stanziamento governativo, Docenti e ATA otterranno un incremento retributivo pari al 5,78% per il triennio 2022-2024. Tuttavia, come sottolinea Flc-Cgil, si tratta di “una cifra ben lontana dal garantire il pieno recupero dell’inflazione del triennio che è quasi del 18%”.
Mentre l’altra brutta notizia è che metà di questo 5,78% è stata già erogata con l’IVC e la sua rivalutazione (“il pacco di Natale dell’anno scorso”).
Con il supporto dei suoi esperti in cedolino NoiPA, TuttoLavoro24.it ha calcolato gli importi degli arretrati residui per ogni figura professionale, dagli ATA ai Docenti, divisi per fasce di anzianità. Come detto gli importi sono al netto delle tasse e contributi ma anche dell’anticipo IVC e della sua rivalutazione del 2024. Per conoscere gli importi netti clicca qui.