Anche nei giorni che precedono il Natale INPS erogherà l’indennità di disoccupazione NASpI. È vero che la maggior parte dei pagamenti c’è stata tra il 9 e l’11 dicembre, però c’è chi ancora non l’ha ricevuta. L’Istituto Previdenziale intende quindi mettersi in pari prima delle feste.
Hanno diritto alla NASpI coloro che hanno perso il lavoro involontariamente. Una volta presentata domanda all’INPS, l’Istituto la accetta se ci sono, appunto, l’involontarietà della disoccupazione e almeno 13 settimane di contributi contro la disoccupazione versati. Per adesso bastano questi due requisiti per avere accesso alla NASpI. Dal 2025 se ne aggiungerà un terzo: occorrerà non essersi dimessi nel corso dell’anno precedente.
Una volta che la domanda è accettata, i pagamenti durano per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni. A meno che, naturalmente, il percettore non ritrovi un impiego: in questo caso deve subito avvertire l’INPS, il quale sospenderà gli accrediti.
L’accredito della NASpI è mensile e fa riferimento al mese precedente. Ciò significa che a dicembre viene erogata l’indennità relativa a novembre.
A occuparsene sono le strutture INPS territoriali, e non la sede di Roma: ciò comporta delle differenze nelle tempistiche di accredito da zona a zona. Gli uffici più oberati di lavoro, per esempio, impiegheranno un po’ più tempo per elaborare le pratiche e i pagamenti possono dunque slittare di qualche giorno.
È proprio per questo motivo che una parte degli accrediti NASpI si verificherà nei giorni subito precedenti alla Vigilia e al Natale:
In questo caso il pagamento è fissato per lunedì 23 dicembre.
L’importo non varia di mese in mese, a meno che non si siano superati i cinque mesi di fruizione. Per effetto del décalage, infatti, la NASpI si riduce del 3% ogni mese a decorrere dal primo giorno del sesto mese di fruizione. La riduzione scatta dall’ottavo mese se il beneficiario ha compiuto 55 anni alla data di presentazione della domanda.