A partire dal 1° gennaio 2025 le famiglie devono aggiornare l’ISEE per continuare a ricevere le prestazioni assistenziali, come ad esempio l’Assegno di Inclusione.
Lo ha ricordato Inps nei giorni scorsi con un post sui social:
La nuova soglia ISEE per avere il sussidio, dal 2025, è pari a 10.140 euro e non più 9.360 euro. Lo prevede il testo della Manovra di Bilancio approvato dalla Camera dei Deputati lo scorso 20 dicembre.
Il calcolo dell’ISEE è un passaggio molto importante per determinare la situazione economica e patrimoniale, utile a determinare l’accesso o a confermare il diritto all’Assegno di Inclusione.
I vecchi percettori del Reddito di Cittadinanza che ora ricevono l’Assegno di Inclusione o che intendono fare domanda nel 2025 devono sapere che per loro la normativa prevede l’ISEE ricalcolato.
L’ISEE ricalcolato è un indicatore che si ottiene dalla DSU, il cui calcolo è ‘depurato’ da alcuni valori economici, nei casi previsti dalla normativa.
L’ISEE che da diritto all’Assegno di Inclusione ha la caratteristica di essere “ricalcolato”. Significa che non deve tener conto degli importi percepiti a titolo di Assegno di Inclusione o di Reddito di Cittadinanza. Insomma un modo per far sì che il sussidio percepito in passato non vada a penalizzare chi intende continuare ad averlo.
Sul punto il Ministero del Lavoro è stato chiaro. Qualora i redditi pregressi derivanti da Assegno di Inclusione o Reddito di Cittadinanza siano determinanti per il superamento della soglia ISEE necessaria per avere l’Assegno di Inclusione, in base alla normativa si procede al ricalcolo dell’ISEE.
In base quanto previsto dall’articolo 3, comma 2 del D.M. 154 del 13 dicembre 2023, ai soli fini dell’accertamento dei requisiti per accedere al beneficio dell’Assegno di inclusione, INPS deve sottrarre l’ammontare del RdC percepito dal nucleo beneficiario eventualmente incluso nell’ISEE, rapportato al corrispondente parametro della scala di equivalenza. In questo modo il vecchio sussidio non andrà a gravare sull’ISEE e non bloccherà l’accesso all’AdI.
Conformemente a queste regole l’ISEE 2025 può comprendere i valori del beneficio del Reddito di Cittadinanza eventualmente percepiti nel 2023, ma Inps dovrà sottrarli.
Bisogna inoltre sapere che gli importi RdC, anche se eventualmente percepiti solo a titolo di conguaglio, non sono da considerarsi reddito ai fini dell’accertamento del requisito relativo al reddito familiare (art. 2, c. 2, DL 48/2023).