In base all’attuale CCNL, ogni anno nella busta paga di giugno ai lavoratori metalmeccanici deve essere accreditato un importi pari a 485 euro a titolo di Elemento di Garanzia Retributiva. Nel corpo centrale del cedolino viene indicata sotto le voce “E.G.R.”.
Si tratta del cd. Elemento economico perequativo, destinato ai soli lavoratori a cui non vengono riconosciuti premi di risultato in base ad accordi sindacali.
L’EGR, non assorbibile, è destinato ad una vasta platea di metalmeccanici, considerato che solo una parte minoritaria contratta premi a livello aziendale.
L’EGR, fermo da anni nell’importo, deve essere portato a 700 euro. Lo chiedono i sindacati nella piattaforma presentata a Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del CCNL scaduto il 30 giugno 2024.
Fim-Fiom-Uil chiedono inoltre che vengano modificati i criteri di erogazione affinché
sia realmente riconosciuto alle lavoratrici e ai lavoratori che dipendono da imprese che
non hanno in vigore un premio di risultato o analoghe voci retributive derivanti dalla contrattazione collettiva aziendale. Insomma i sindacati vogliono evitare che vi siano metalmeccanici che rimangano – di fatto – senza la copertura del secondo livello di contrattazione. In proposito chiedono anche che venga migliorato “l’allegato 5 del Ccnl al fine di garantire una maggiore diffusione del Premio di risultato, della contrattazione collettiva”
Durante il negoziato per il rinnovo gli Industriali hanno fatto un’apertura a rivedere l’importo ma propongono di stravolgere l’attuale modello.
L’EGR passerebbe a 700 euro annui lordi a partire dal mese di giugno 2026, ma questo importo verrebbe erogato a due condizioni:
Nel caso di aziende con un rapporto tra MOL e fatturato pari o inferiore al 10% o superiore, ma non incrementale, continuerà ad essere erogato nella misura di 485 euro annui (come prevede l’attuale disciplina).
Nel caso in cui i lavoratori abbiano già riconoscimenti individuali (premi o altri elementi economici di secondo livello) l’importo sarà pari a 350€ lordi annui. La metà.
Per il sindacato la proposta è da respingere in toto – salvo la valutazione senz’altro positiva sull’importo di 700 euro che entrerebbe in gioco -, perchè la sua attuazione, certamente più complessa, rischia fortemente di non essere garantita.
Nel comparto metalmeccanico l’EGR non è previsto solo dal CCNL Federmeccanica-Assistal, ma anche dagli altri contratti collettivi per la piccola-media impresa. Escluso quello dell’Artigianato Area Meccanica. Questo l’elenco completo:
CCNL Metalmeccanica Industria,
CCNL Metalmeccanici Piccola Industria PMI Confapi,
CCNL Metalmeccanici Piccola Media Industria Confimi,
CCNL Metalmeccanici Cooperative,
CCNL Orafi, Argentieri e Affini Industria.
Le modifiche che più avanti dovessero intervenire sul CCNL Industria potrebbero essere estese, a cascata, anche negli altri CCNL, abbracciando una platea più ampia di lavoratori metalmeccanici.