Il giorno prima di ricevere la pensione di gennaio, una parte degli ultra 80enni riceverà per la prima volta la Prestazione Universale.
Il messaggio n. 4490 dell’INPS del 30 dicembre fornisce tutte le informazioni.
A partire da giovedì 2 gennaio, gli anziani non autosufficienti potranno presentare domanda per ottenere la “Prestazione Universale”. Un contributo che INPS riconoscerà a patto che il richiedente abbia:
I requisiti devono essere mantenuti per tutta la durata del beneficio.
La prestazione viene definita “universale” perché assorbe l’indennità di accompagnamento e le prestazioni fornite dagli ATS. È quindi composta da:
Quest’ultima è finalizzata a remunerare o il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona titolari di regolare rapporto di lavoro, o l’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza, forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale.
Per tale motivo, nel caso in cui l’assegno di assistenza non venisse utilizzato per la remunerazione o per gli acquisti dei servizi suddetti, l’INPS procederà alla revoca. Rimarrebbe comunque inviolato il diritto all’indennità di accompagnamento.
La presentazione della domanda per la prestazione universale può essere effettuata per tutto il periodo della sperimentazione, ovvero dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026.
Va inviata esclusivamente online, dal sito dell’INPS, dal 1° giorno del mese in cui viene perfezionato il requisito anagrafico previsto dalla disposizione normativa (80 anni).
In caso di accoglimento dell’istanza, la prestazione universale verrà erogata dal mese di presentazione della stessa fino alla scadenza del periodo della sperimentazione, se presenti tutti i requisiti per l’intero periodo.
Per tutte le altre informazioni si rimanda alla lettura integrale del suddetto messaggio INPS.