Bonus Mamma sospeso. Da gennaio Stipendi più bassi: ecco cosa succede

La legge di Bilancio 2025 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre scorso, ha rimodulato le condizioni per l’accesso alla decontribuzione a favore delle lavoratrici madri, il c.d. Bonus Mamma.

Il Bonus Mamma è temporaneamente sospeso

L’esonero contributivo per le lavoratrici madri con due o più figli, previsto dalla legge di Bilancio 2024 e operativo dal 2025, è attualmente sospeso.

TuttoLavoro24.it, in questo articolo del 7 novembre scorso, aveva paventato il rischio di una sospensione dell’erogazione del Bonus Mamma.

La misura resta in fase di stallo fino all’emanazione di un decreto interministeriale (Lavoro ed Economia), che dovrà stabilire la portata dell’esonero, le modalità operative e le procedure per garantire il rispetto del limite di spesa.

Questo significa che, almeno fino al mese di marzo, le buste paga delle lavoratrici madri saranno più leggere.

Bonus Mamma, cosa prevedono le nuove misure

Il nuovo Bonus Mamma, introdotto dalla legge di Bilancio 2024 e valida dal 2025, offre un parziale esonero dei contributi previdenziali per le lavoratrici madri con figli sotto i 10 anni (o 18 anni dal 2027 per madri con tre o più figli). Tuttavia, rimangono esclusi i rapporti di lavoro domestico e le lavoratrici con regime forfetario.

L’agevolazione spetta solo a chi ha un reddito previdenziale inferiore a 40.000 euro annui pari ad euro 3.076,92 mensili calcolati su 13 mensilità.

Le pensioni future non subiranno modifiche, grazie alla conservazione dell’aliquota di calcolo.

Cosa prevede la misura

La misura riguarda le dipendenti e le autonome che siano madri di almeno due figli e che percepiscano redditi da lavoro autonomo, redditi d’impresa in contabilità ordinaria o semplificata, o redditi da partecipazione.

Sono esclusi dal beneficio i rapporti di lavoro domestico e le lavoratrici che hanno optato per il regime forfetario.

Il beneficio consiste in un parziale esonero contributivo della quota previdenziale IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti) a carico del lavoratore.

L’agevolazione sarà valida fino al mese in cui il figlio più piccolo compie 10 anni. A partire dal 2027, per le madri con tre o più figli, il limite si estenderà fino ai 18 anni del figlio minore.

Sarà necessario presentare una nuova domanda?

Al momento, la misura non è ancora operativa e nulla dice circa l’erogazione del beneficio, per cui sarà necessario attendere il decreto attuativo che sarà emesso entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio, da parte del Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell’Economia, che dovrà stabilire:

  • La misura dell’esonero contributivo;
  • Le modalità di riconoscimento del beneficio;
  • Le procedure per il rispetto del limite di spesa complessivo.

Fino all’emanazione del decreto, il bonus resta sospeso, rendendo necessario attendere ulteriori chiarimenti per l’accesso effettivo all’agevolazione.