Esiste un Bonus potrà, inaspettatamente, innescare liti familiari per una particolare platea di Operai. Si tratta di una novità introdotta con la Manovra di Bilancio approvata negli ultimi giorni del 2024, che pertanto ha effetti a partire da quest’anno.
E’ il Bonus Affitto fino a 5.000 euro. Vediamo perchè.
Il Bonus Affitto da 5.000 euro è stato previsto dalla Manovra di Bilancio, dietro spinta di Confindustria, che in una riunione con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, avuta nel corso del mese di agosto, mise l’idea sul piatto. Perchè non introdurre un incentivo per le imprese, da offrire ai lavoratori, che accettano di spostarsi di sede? Un modo per facilitare la mobilità sul territorio dei lavoratori. Specie nel settore della cantieristica dove il lavoro è “mobile” e servono figure specializzate come edili, installatori, saldatori. Ma anche figure differenti, come manager, capo squadra, capo cantieri, ecc.
La proposta è stata subito accolta e a distanza di qualche mese è realtà. Le aziende che intendono rimborsare forfettariamente le spese di affitto ai lavoratori potranno farlo con una normativa fiscale di vantaggio. Fino a 5.000 euro sono fuori dalla tassazione ordinaria. Costituiscono un fringe benefit a tutti gli effetti.
Un fringe benefit che però costerà caro ai lavoratori dipendenti con famiglia e figli. Gli importi percepiti a titolo di Bonus per l’Affitto, nell’ambito del rapporto di lavoro, è vero che sono esclusi dall’imponibile fiscale fino a 5.000 euro di importo, ma rientrano nell’ISEE del nucleo familiare.
Il testo della Legge di Bilancio al comma 388 prevede che esso rileva ai fini ISEE e si computa ai fini dell’accesso alle prestazioni previdenziali e assistenziali. In altri termini chi percepisce queste somme vedrà compromettersi l’accesso agevolato a prestazioni come:
Insomma non proprio una bella notizia, specie se – come accade spesso – arriva nel momento in cui bisogna mettere le mani al portafogli e “senza preavviso”.